Morte di Danton, di Georg Büchner, è ambientato negli ultimi giorni del Terrore, con la caduta e l’uccisione di Georges Jacques Danton nel 1794 e l’antagonismo che lo contrappone a Maximilien Robespierre.
La regia di Mario Martone costruisce un gigantesco affresco corale con al centro la contrapposizione tra il liberale e tollerante Danton e l’intransigente e furioso Robespierre.
Il testo si concentra proprio sul dissidio tra i due protagonisti della Rivoluzione francese, compagni prima e avversari in seguito, entrambi destinati alla ghigliottina. Danton non crede alla necessità del Terrore; Robespierre, invece, incarna la stoica e crudele linea giacobina.
Una vicenda che parte dalla Rivoluzione, ma finisce per investire i rapporti fra gli esseri umani. Ieri come oggi.
Dal 16 maggio al Teatro Argentina