Il Boeing 737 per Lisbona è già pronto al decollo. Lo vedo al di là del gate. Il volo è in perfetto orario e questa volta al gate Ryanair non c’è nemmeno la solita ressa. Il viaggio si preannuncia senza problemi. Fra poco più di tre ore sarò nella capitale portoghese. La hostess controlla la lista del check in e avvia il controllo documenti. Pochi minuti dopo arriva il mio turno. La hostess si blocca: «Attenda un attimo, per favore». Alza la cornetta del telefono poggiato sul banco e dice qualcosa in inglese. Mette giù: «Signore, mi dispiace, lei non può partire. Il suo documento d’identità non è in ordine. La data di scadenza è illeggibile». Protesto, ma non c’è niente da fare: «Signore, la prego, esca dalla fila e si metta alla mia sinistra. Deciderà il caposcalo. Sta arrivando».
Detto. Fatto. Ecco il caposcalo. Gli dico, anzi, gli urlo che con quella carta d’identità ho fatto decine di voli per la Sardegna, proprio con Ryanair. Silenzio. Il check in sta per chiudere e io sono sempre più agitato. Il caposcalo sta leggendo qualcosa su un tablet. In fila ci saranno ancora 8-10 passeggeri.
«Vedo che lei è un nostro assiduo cliente. Ma questo è un volo internazionale e non è colpa mia se le hanno rinnovato la carta d’identità scrivendo la scadenza a penna. Adesso la faccio partire e al rientro da Lisbona non avrà problemi, ma questo documento non verrà più accettato sui nostri voli».
Appena torno a Roma mi precipito in circoscrizione alle 9 del mattino per rifare la carta d’identità. Per fortuna a casa ho trovato un modulo. L’ho portato con me già compilato barrando la voce “sostituzione per deterioramento”. Naturalmente ho già le due foto e, per non perdere tempo, ho provveduto perfino a portarmi dietro una manciata di spiccioli. Così – penso – non avrò problemi di resto. Vado all’apparecchio che stampa i numeri per la fila, inserisco la tessera sanitaria con il codice fiscale e aspetto il numero. Eccolo. Ma ci deve essere un errore. Perché la data è quella di 23 giorni dopo.
Vado da una donnetta agitata addetta alle informazioni e mi sento rispondere: «Nessun errore. Adesso si possono fare le prenotazioni online. Quindi per quasi un mese non c’è posto. Conservi il biglietto e torni nel giorno indicato».
«Fra 23 giorni?».
«Signore, io non posso farci nulla. Se la prenda con chi ha deciso di far fare le prenotazioni su Internet».