Passo in via del Corso poco dopo le 14, quasi ogni domenica faccio una passeggiata al centro di Roma. Vedo un gruppo di gente euforica che scatta foto poco prima dell’incrocio con via Frattina e con piazza San Lorenzo in Lucina. Mi avvicino per capire di cosa si tratta. Una Ferrari color rosso fuoco è bersagliata di foto. Due uomini dai modi sbrigativi si muovono con accortezza accanto all’ambita macchina del Cavallino rampante.
Domando ad uno dei due libero in quel momento: «Di che si tratta? Posso chiedere a lei?». Risponde con parole spicce: «Affittiamo la Ferrari, costa 150 euro per mezz’ora. La vuole?». Prendo tempo: «Che tragitto si fa? Lei viene con me sulla Ferrari? Posso portare mia moglie…?». Devo aver fatto un passo falso, ho perso troppo tempo. Taglia il discorso: «Abbiamo da fare…!».
Il suo collega, con in testa un cappellino da baseball, ha fatto centro. Prende gli estremi della patente di un ragazzo emozionato. Dopo un attimo il ragazzo sale in macchina con la fidanzata, emozionata più di lui. La Ferrari si mette in moto con un potente rombo e, con prudenza, segue una Hyundai sulla quale viaggiano i due noleggiatori dell’ambitissima auto di Maranello. Il piccolo convoglio percorre via del Corso, quindi gira a sinistra verso largo Chigi e scompare.
Ogni giorno c’è una sorpresa. Ho scoperto l’esistenza di un nuovo mestiere: noleggiatori di auto di lusso per mezz’ora nel centro storico. Già due domeniche fa, nello stesso posto, avevo visto la Ferrari rossa parcheggiata in via del Corso assediata da ragazzi e da turisti che scattavano foto. Avevo domandato a una delle persone del gruppo: «Cosa succede?». La risposta fu singolare: «Ti metti alla guida e ti fai scattare un foto! Costa due euro!». Avevo preso la risposta per una “bufala”, come si chiama a Roma una bugia di peso. Era così.
Ogni informazione va confermata ascoltando la fonte. Oggi fermandomi e verificando è venuta fuori la straordinaria realtà. È stato inventato un nuovo mestiere, quello di noleggiatori di Ferrari ad orario. Anzi, è stato inventato il lavoro di “venditore di sogni”. È un’attività con clienti nel ceto medio: quelle persone che prima o durante la crisi economica non potevano, non possono, non potranno mai permettersi di comprare una Ferrari.
R.Ru.