Quattro musei per far ammirare gli Eroi di Georg Baselitz, pseudonimo di Hans-Georg Rem. Il progetto è una co-produzione Azienda Speciale Palaexpo con Städel Museum di Francoforte, Moderna Museet di Stoccolma e Guggenheim Museum di Bilbao.
Provocatori e controcorrente sono le caratteristiche dei quadri del pittore e scultore tedesco, espressione della Germania uscita divisa dalla Seconda guerra mondiale. La mostra approfondisce per la prima volta una determinata fase dell’attività di Georg Baselitz, artista europeo tra i più celebri della contemporaneità.
Nato in Sassonia nel 1938 e formatosi nella ex Repubblica Democratica Tedesca, Baselitz si trasferì nella ex Repubblica Federale Tedesca nel 1958, dove tra il 1965 e il 1966, ventenne, realizzò i dipinti conosciuti con il titolo di Eroi, dei quali la mostra raccoglie la quasi totalità.
Divenne noto nel 1960, quando la polizia intervenne sequestrando due sue opere La grande notte nel secchio e Uomo nudo, a causa delle immagini provocatorie di natura sessuale.
I dipinti della mostra sono eroi fragili. Sono combattenti, partigiani, vittime della guerra, nei quali la figura dell’eroe, in un’accezione esclusivamente maschile, perde l’immagine positiva – legata alla retorica bellica o alla propaganda postbellica o all’individualismo della cultura germanica – per mostrare fragilità, precarietà, contraddittorietà, persino fallimento. Colossi in uniformi lacere, si stagliano, frontali, su uno sfondo di macerie, feriti e vulnerabili. Il loro aspetto è marziale, ma emanano una delicatezza sorprendente.
Dal 4 marzo al 18 giugno al Palazzo delle Esposizioni