Alla TARI si somma una puzza spaventosa. Gli abitanti dei quartieri romani di Villa Spada e di Fidene non ne possono più. Il fetore che viene dagli impianti Tmb dell’Ama sulla Salaria, si diffonde come una nube di gas tossici e con l’inizio dei primi caldi cresce di intensità e diventa davvero insopportabile. Non si possono aprire le finestre né uscire a piedi. Se si attraversa il quartiere in auto, bisogna chiudere i finestrini e se si viaggia su due ruote, si finisce per trattenere il respiro e guidare in apnea.
Gli abitanti del quartiere sono a dir poco infuriati. Sono anni che gli viene promessa la chiusura dell’impianto, ma ogni volta la scadenza viene rinviata. Come ricorda il Comitato di quartiere di Fidene l’assessore all’Ambiente Montanari parla di eventuale chiusura nel 2019/2020. “L’eventuale chiusura sottolinea il Comitato di quartiere riferendosi alle dichiarazioni di Montanari – è comunque subordinata alla riuscita del piano rifiuti presentata dall’Assessore, che potrebbe avvenire solamente con una raccolta differenziata molto spinta e quindi la riduzione dei rifiuti indifferenziati”.
L’impianto intanto lavora a pieno regime e si rischia il collasso. Se si dovesse bloccare sarebbero guai seri per tutta la città che rischierebbe di essere sommersa dai rifiuti in un manciata di giorni.
Una situazione delicatissima che dipende in parte da una storica insufficienza del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, di cui portano le maggiori responsabilità le giunte capitoline degli ultimi due decenni, e per un’altra parte dai problemi giudiziari e amministrativi tra l’Ama e il consorzio Co.La.Ri di Manlio Cerroni su cui pesa un’interdittiva dell’antimafia.
Oggi le vasche dove vengono raccolti i rifiuti in attesa di essere trattati, sono colme e gli autocompattatori fanno la fila per scaricare. La puzza insopportabile dipende anche da questo.
I guai della ‘monnezza’ sono anche politici e si scaricano ovviamente sull’amministrazione capitolina. Gli abitanti di Fidene e di Villa Spada protestano, giustamente, col Municipio guidato dalla grillina Roberta Capoccioni che a sua volta gira le lamentele al Campidoglio, dove siede la grillina Virginia Raggi. Certamente i guai sono solo in un piccola parte addebitabili all’attuale Giunta, ma certamente si capisce anche che le promesse non mantenute dei mesi scorsi hanno un peso sull’umore sempre più nero dei cittadini.
Le previsioni sono fosche perché ci sono problemi gravi in tutto il sistema di trattamento dei rifiuti e una soluzione soddisfacente non arriverà certo in tempi brevi.
Sky intanto abbandonerà studi e uffici di via Salaria, vicinissimi agli impianti, certo non solo per la puzza che li soffocava, ma cosa dovrebbero fare le migliaia di abitanti della zona per vedere rispettato il loro diritto a respirare aria se non proprio pulitissima, ma almeno non puzzolente? Qualcuno forse pensa che li si possa trasferire in massa in una sorta di esodo biblico?
Nell’attesa della chiusura dell’impianto, Ama potrebbe quantomeno non far pagare la TARI, la tassa per la nettezza urbana per risarcire, almeno in parte, gli abitanti che sopportano questa tortura.
Una proposta per una specie di ‘indennità puzza’ che giriamo speranzosi all’amministrazione capitolina e all’Ama.
Per saperne di più:
Comitato di Quartiere Fidene
Comitato di Quartiere Villa Spada