I rifiuti del Campidoglio
Un cassonetto di bugie

Gaffe, promesse e bugie. La “monnezza” che assedia la capitale fa tremare un Campidoglio palesemente incapace di affrontare la situazione. E con la Raggi comincia a fremere anche Beppe Grillo che, preoccupato per i contraccolpi sul M5S a livello nazionale, cerca di correre ai ripari assicurando: «Risolveremo il problema…».

Rifiuti in una via di Roma

Rifiuti in una via di Roma

Ma quella dell’emergenza romana è diventata una bomba a orologeria e, come tale, prima o poi esploderà. Bisogna solo vedere se la deflagrazione avverrà prima o dopo il test elettorale amministrativo di giugno, in cui i grillini si giocano la semifinale di Champions prima della partitissima di Palazzo Ghigi. Una corsa contro il tempo, ma ormai è una gara a ostacoli, che diventa ogni giorno più difficile.

Il Campidoglio sembra sopraffatto dalla “monnezza”. La sindaca è allo sbando e infila una gaffe dietro l’altra. Giovedì 11 maggio va ad Ostia per placare i residenti in rivolta, assicurando che «i rifiuti di Roma non saranno portati sul litorale», ma viene subito smentita da un documento della Regione con in calce la firma dell’amministratore delegato dell’Ama. Poco dopo la Raggi cerca di tranquillizzare i cittadini della capitale, dicendo che mercoledì prossimo avrà un incontro in Regione per «sbloccare alcune autorizzazioni» in modo da risolvere l’emergenza, ma viene immediatamente smentita dal governatore del Lazio in una nota: «Il 17 maggio non è previsto nessun incontro tra il presidente Zingaretti e il primo cittadino di Roma».

Eppure la giornata sembrava partita bene. La sindaca, a Ostia per un incontro con il commissario straordinario del Decimo Municipio, aveva detto di voler evitare qualsiasi polemica e aveva cercato di gettare acqua sul fuoco: «Sono qui per tranquillizzare tutti, i rifiuti di Roma non saranno portati a Ostia».  E, a proposito dell’emergenza. «Mercoledì abbiamo un incontro in Regione e saranno sbloccate alcune autorizzazioni, il che vuol dire che le cose vanno avanti…  Ci incontreremo di nuovo anche con il ministro Galletti».

Peggio della sindaca fa il suo assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari che, incurante del ridicolo, posta un video su Facebook per “negare l’emergenza” e promettere ancora una volta che la raccolta differenziata arriverà presto al 70 per cento del totale.

E così domenica 14 maggio il Partito Democratico ha celebrato il “Ramazza day”, la pulizia volontaria della città, guidata da Renzi e Orfini armati di scopa e conciati da spazzini.  La situazione aveva già spinto Beppe Grillo a passare al contrattacco. In un video pubblicato sul suo blog aveva indicato il modello di Barcellona, proponendo di installare due “separatori di immondizia” nella capitale per “risolvere finalmente il problema dei rifiuti”. Una gaffe, subito colta dalla replica arrivata della solita Regione Lazio guidata dal Pd: «A Barcellona ci sono anche due inceneritori e una discarica…».

F.S.