Tavole e disegni originali. La terza edizione di Arf! Festival! rende omaggio a Milo Manara, il maestro del fumetto erotico italiano famoso in tutto il mondo. Al Macro La Pelanda di Roma è in programma dal 26 maggio al 9 luglio “MACROMANARA – Tutto ricominciò con un’estate romana”. La mostra al museo Macro, come precisa il sito internet di Arf!, ripercorre l’intera opera del geniale fumettista.
Sono due i percorsi artistici principali: da una parte una ricca proposta antologica, attraverso la quale si tracceranno tutte le grandi opere degli anni ’70, ’80 e ’90, dalle straordinarie tavole di Giuseppe Bergman a quel Tutto ricominciò con un’estate indiana che lo vide lavorare in coppia con l’amico Hugo Pratt, con il quale – successivamente – realizzò anche El Gaucho. E ancora Lo Scimmiotto, Gulliveriana, le storie del Gioco, di Miele e molto altro!
Dall’altra parte è proposta la produzione più contemporanea (completa delle commissioni estere per Stati Uniti e Francia) e il suo rapporto con Roma e il cinema: dalla Cinecittà di Federico Fellini fino ai Borgia e Caravaggio, con una serie di illustrazioni dedicate alle grandi dive cinematografiche, che saranno esposte per la prima volta e andranno a comporre un portfolio inedito, che Comicon Edizioni presenterà in anteprima all’ARF! Festival.
Milo Manara racconta: «Dalla morte di Hugo Pratt, il mio migliore amico è Tanino Liberatore, il Michelangelo del fumetto, il fratello eterozigote di Andrea Pazienza, ma davvero frequento pochissime persone. Qualche volta vado in giro per festival, e ci vado soprattutto per rivedere i vecchi amici. Hugo Pratt coltivava la sua libertà interiore a un livello così alto da esserne persino danneggiato. Fu un padre assente, ha lasciato dei vuoti. Ma mi insegnò ad essere LIBERO nel mio lavoro». Manara nel suo sito internet spiega le motivazioni, anche concrete, dei suoi lavori: «Il camionista non si attacca sul camion un quadro di Rauschenberg o di Jasper Johns, si attacca una bella pin-up. Devo alle mie pin-up il fatto di poter ancora divertire, di essere vicino alla gente: militari, camionisti, carcerati…».