Divo Nerone, opera rock, è il musical-colossal che ha debuttato il 7 giugno sul Colle Palatino, in uno scenario unico al mondo con un cast di richiamo internazionale, e che aspira ad eguagliare i fasti dei più longevi musical di Broadway e del West End.
Lo spettacolo, una sera in italiano e una in inglese, resterà in scena fino al 10 settembre, non senza polemiche da parte di associazioni ambientaliste e di diversi archeologi, preoccupati per la tutela del patrimonio di un’area unica al mondo, quella tra il Colosseo e le pendici del Palatino.
L’opera narra 14 anni di vita di Nerone, con tutti i protagonisti di allora. Il cast è composto da 26 tra ballerini e acrobati, 12 cantanti-attori e circa 100 professionisti operanti tra luci, macchine, effetti speciali ed apparecchiature di scena.
Divo Nerone dovrebbe traslocare per la stagione invernale in un teatro vero e proprio e tornare all’aperto per le stagioni estive sul Colle Palatino, il colle di Roma, isolato dagli altri, in posizione dominante sul Tevere e in prossimità dell’isola Tiberina, dove gli antichi avevano collocato la leggendaria fondazione di Roma. Al di là del mito, sul colle sono venuti alla luce resti di capanne della prima Età del ferro, risalenti qualche secolo prima della data dei natali di Roma. Da quando Augusto, nel 44 a.C, decise di trasferirvi anche la sua dimora, quasi tutti gli imperatori andarono ad abitare sul Palatino.
Alla corte di Nerone sono stati chiamati a raccolta le eccellenze del cinema italiano: i 3 volte premio Oscar Dante Ferretti e la moglie Francesca Lo Schiavo per le scenografie; la premio Oscar Gabriella Pescucci per i costumi e il vincitore di 2 Grammy Awards Franco Migliacci per le musiche.
L’imperatore romano Nerone nasce ad Anzio nell’anno ’37 d.C. da Agrippina Minore, sorella di Caligola, e Gneo Domizio Enobarbo. Fu il quinto e ultimo imperatore della dinastia giulio – claudia. L’immagine di Nerone è stata tramandata dagli storici cristiani quale autore della prima persecuzione contro i cristiani, nonché quale responsabile del martirio di moltissimi cristiani e degli stessi fondatori della Chiesa Romana, cioè San Pietro e San Paolo. In realtà Nerone non emise alcun provvedimento nei confronti dei cristiani in quanto tali, limitandosi a condannare i soli giudicati colpevoli di aver provocato l’incendio di Roma.
A riprova di questo va ricordato che lo stesso San Paolo si era appellato al giudizio di Nerone per avere giustizia, finendo assolto delle colpe imputategli. Ancora San Paolo, nella sua Epistola ai Romani, raccomanda l’obbedienza a Nerone. Le persecuzioni contro i cristiani ebbero invece inizio nel II secolo con la prima ordinata dall’imperatore Marco Aurelio, quando la presenza dei cristiani cominciò a rappresentare un serio pericolo per le istituzioni di Roma.