Si credeva che Gianni Alemanno, al tempo della famosa nevicata che paralizzò Roma, avesse raggiunto una sorta di primato, ineguagliabile, irraggiungibile. Errore. Virginia Raggi, che da tempo gli insidiava il primato, ora è riuscita a superarlo. Complimenti, bene, brava, bis! La sindacatura Raggi fa dimenticare tutte le altre precedenti.
Da giorni, da settimane, si attendeva la pioggia; gli esperti avevano avvertito quello che sarebbe accaduto a Roma; avevano ammonito che sulla capitale si sarebbe abbattuto un nubifragio di ore; facilmente si sarebbe potuto immaginare (e prevedere) quello che puntualmente è accaduto: allagamenti di diverse zone della città, alberi caduti, sottopassi inondati, black out elettrici, traffico in tilt… Cosa fa il Campidoglio? Pensa bene di rivolgere un appello, perbacco!, a non uscire se non per reale necessità; raccomanda, doppio perbacco!, di non andare nei parchi.
Mancava il consiglio di indossare un impermeabile e non dimenticare l’ombrello. Sarà per la prossima volta.
La Natura, contrariamente a quello che credono e sostengono in tanti, non è per sua “natura” buona. Disastri ci sono sempre stati, sempre ce ne saranno, “naturali”. Non è questo il punto. Il fatto è che i disastri “naturali” vengono umanamente “aiutati”. Non solo con scempi di ogni tipo; anche non facendo nulla sul fronte della prevenzione e del contenimento. A Roma, per esempio, non si sono prese – e lo si poteva fare per tempo – le necessarie, indispensabili, ovvie misure per liberare le caditoie, ed evitare così parte gli allagamenti.
In campagna elettorale i grillini avevano promesso provvedimenti drastici per quel che riguarda la manutenzione dei tombini e della rete fognaria. Si difendono, ora, sostenendo che su Roma si sono abbattute piogge superiori alle attese; e che sono state ripulite le caditoie in un centinaio di strade. Accampano scuse puerili per “giustificare” la cronica, endemica, strutturale, incapacità di “governare” gli eventi: non sono in grado di fare un cerchio col bicchiere. Pensate se invece di un nubifragio di un paio d’ore, Roma fosse stata investita da qualcosa di simile a quello che “vive” Miami…
Fino a ieri, con tutto il mondo che documentava il letamaio delle strade di Roma, (con le scorribande di topi, gabbiani, piccioni), discariche a cielo aperto: negavano l’evidenza: strade pulite, da far invidia a quelle in Svizzera e Germania. Ora raccontano quello che stanno raccontando. L’arroganza dell’impotenza, l’insipienza del buono a nulla capace di tutto. Si vergognino.