Anche i virus e gli anticorpi possono piacere; più esattamente possono interessare. I misteri delle malattie e delle cure per salvare una vita interessano anche al grande pubblico oltre agli specialisti, biologi e medici. Lo si è visto dal successo riscosso dalla “Notte Europea dei Ricercatori” all’INMI Spallanzani, l’ospedale romano specializzato nella cura delle malattie infettive.
La caccia al “nemico invisibile” la notte scorsa nei laboratori dell’INMI Spallanzani si è rivelata una esperienza indimenticabile, spiega un comunicato stampa, per oltre 300 ragazzi e adulti che hanno varcato i cancelli dell’IRCCS di via Portuense a Roma. L’iniziativa, dal titolo “Contro un nemico invisibile”, prende il nome dal libro dello storico dell’economia Carlo Maria Cipolla, che, partendo dalla analisi delle epidemie nell’Italia del Rinascimento caratterizzate da gravi conseguenze umane ed economiche, spiega come l’Italia fu in grado di definire le basi dell’organizzazione sanitaria moderna. E l’INMI Spallanzani in questo solco ha un ruolo centrale nel monitoraggio delle malattie infettive, nella loro gestione a largo raggio e nella programmazione delle contromisure anche al fine di contenere eventuale allarme nell’opinione pubblica come recentemente è avvenuto per alcune patologie infettive emergenti.
La manifestazione realizzata venerdì 29 settembre dalle 18,30 a mezzanotte, nell’ambito della “Notte Europea dei Ricercatori 2017”, è stata un successo. L’iniziativa si è articolata in sei diversi percorsi con tematiche diverse e contraddistinti da colori: dalla colorazione delle cellule viste al microscopio agli esami su virus e anticorpi all’organizzazione di un laboratorio da campo.
Ogni percorso è stato preceduto da una breve introduzione del coordinatore e seguita da dimostrazioni pratiche che sono state ripetute diverse volte in maniera da consentire ai partecipanti di osservare ed ascoltare le parti più interessanti. Soddisfatti i visitatori, contagiati dall’entusiasmo dei ricercatori per una volta protagonisti in prima persona e davanti al pubblico, messi in condizione di spiegare il loro ruolo nella caccia appunto al nemico invisibile – la malattia infettiva – che ogni giorno aggredisce la comunità. L’INMI Spallanzani in questo solco ha un ruolo centrale nel monitoraggio delle malattie infettive (quindi delle epidemie), nella loro gestione a largo raggio e nella programmazione delle contromisure.
Il direttore generale Marta Branca, presente alla manifestazione, ha ringraziato personalmente tutti i ricercatori esprimendo grande apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto.