Un poliedrico artista statunitense protagonista in una chiesa del Foro Romano. Jim Dine, classe 1935, è l’autore dell’originale iniziativa. Domani, martedì 7 novembre alle ore 18 si terrà nella Chiesa dei Santi Luca e Martina, nel Foro Romano (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), il reading performance di Dine in occasione della sua mostra House of words. The Muse and Seven Black Paintings, in corso all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.
L’artista, annuncia un comunicato stampa, interpreterà le sue poesie, tra cui The Flowering Sheets (Poet Singing), con Fabrizio Ottaviucci al pianoforte e Daniele Roccato al contrabbasso. Jim Dine sin dal suo esordio ha subito conquistato un posto di primissimo rilievo all’interno della cultura americana e internazionale. Fra i primi ideatori di happening e di environment (1960: Jim Dine’s vaudeville; Car Crash), è stato negli anni Sessanta uno dei protagonisti più originali del neo-dada e della pop art americana. Ha avuto della pittura un’idea aperta e inclusiva della realtà e dell’esperienza non solo quotidiana, che fu presente all’ormai mitica Biennale di Venezia del 1964 dove esplose internazionalmente il fenomeno della Pop Art. Artista complesso, protagonista di stagioni creative segnate da una forte autonomia espressiva.
L’Accademia Nazionale di San Luca, nelle sale espositive di Palazzo Carpegna, sino al 3 febbraio 2018 ospita la mostra Jim Dine. House of Words. The Muse and Seven Black Paintings che celebra l’elezione di Jim Dine ad Accademico di San Luca, rappresentando il vicendevole omaggio che l’artista e l’istituzione si scambiano.
L’esposizione, allestita in tre stanze, è composta da quadri, da sculture lignee e da un autoritratto dell’artista. C’è l’intero ciclo pittorico inedito Black Paintings, concepito dall’artista nel 2015 nel suo studio parigino. Si tratta di sette tele di grande formato caratterizzate da un uso plastico della materia pittorica. Nel salone centrale è collocata l’opera “totale” The Flowering Sheets (Poet Singing) presentata al Getty Museum di Los Angeles nel 2008. L’opera consiste in una installazione composta da cinque grandi sculture lignee che circondano un gigantesco autoritratto bianco di gesso, poliestere e legno. Le pareti della sala sono invece interamente segnate e scritte da The Flowering Sheets (Poet Singing), poema scritto dallo stesso artista.
Mostra House of words. The Muse and Seven Black Paintings
Accademia Nazionale di San Luca
fino al 3 febbraio 2018 – ingresso gratuito
Info: 06 6798850 – 06 6798848