Clacson, urla, auto bloccate in un traffico paralizzato. A Napoli, e soprattutto nel centro della città, i caotici intasamenti sono un’angosciante realtà. Invece, come per un incanto, l’incubo è svanito almeno una volta per una coincidenza fortunata.
Ha vinto la creatività partenopea. Il segreto ha dell’incredibile: un guasto, semafori spenti e traffico scorrevole. Più esattamente: i semafori con il giallo lampeggiante e niente ingorghi. L’artefice del miracolo si chiama Alfredo Marraffino, comandante dell’unità operativa della polizia municipale San Lorenzo Vicaria. Sì, incredibile, proprio uno dei tanti vigili urbani, una categoria considerata la fonte degli intasamenti da parte di molti automobilisti.
Un caso e l’occhio attento hanno prodotto il miracolo. Un corto circuito aveva mandato fuori uso a Napoli i semafori della zona della Stazione Centrale. Tuttavia le macchine, con il giallo lampeggiante in piazza Garibaldi e in piazza Principe Umberto, invece di restare imprigionate in inestricabili ingorghi, hanno cominciato a circolare senza problemi.
A Marraffino, 32 anni di lavoro sulle spalle, non è sfuggita la singolare coincidenza. Ci ha riflettuto ed è passato all’azione. Ha preso carta e penna: ha avanzato a fine novembre una richiesta all’assessorato alla Mobilità della giunta comunale De Magistris per ottenere che i semafori nelle due piazze restino spenti tutti i giorni dalle 7 alle 19.
La notizia tiene banco, ha fatto scalpore a Napoli. Marraffino è rimasto sorpreso dal successo della sua proposta. Il Corriere della Sera ha riportato il suo stupore: «Non mi aspettavo che suscitasse tanto clamore. In fondo è una questione di buon senso. Quando si parla di traffico occorre esperienza, un approccio pratico, strategie giuste e la capacità di osservare quello che succede in strada senza pregiudizi».
Roma certo non sta meglio di Napoli per i problemi del traffico. Soprattutto la zona attorno alla Stazione Termini è in grande sofferenza. Forse la giunta Raggi dovrebbe sperimentare qualche novità, oltre a chiedere di poter assumere altri “pizzardoni”. Potrebbe agganciarsi alla creatività del vigile urbano partenopeo: semafori spenti e giallo lampeggiante. L’idea, in alcuni punti della metropoli, può essere una soluzione. È semplice, non è costosa e a Napoli l’esperimento casuale ha funzionato. Forse anche a Roma c’è un rimedio contro le angoscianti ed interminabili code. Alle volte può bastare un guasto a un semaforo per trovare la soluzione.