La miniera Pantheon
2 euro per l’ingresso

Pantheon a pagamento. L’ingresso gratuito ha i giorni contati. Chi vuole visitare il capolavoro nato per volontà dell’imperatore romano Ottaviano Cesare Augusto, è meglio che si sbrighi: dal 2 maggio 2018 si dovranno pagare 2 euro per entrare.

Pantheon a pagamento, il Pantheon

Il Pantheon

Poteva andare peggio. Già l’anno scorso si era parlato di un ingresso a pagamento. Era circolata anche l’ipotesi di 5 euro per il biglietto. Ora è arrivata la fine della secolare regola dell’ingresso gratuito. L’accordo firmato lo scorso 11 dicembre tra il Vicariato della diocesi di Roma e il ministero dei Beni culturali ha stabilito l’arrivo del ticket di 2 euro, il ricavato sarà diviso a metà tra il ministero dei Beni culturali e il Vaticano.

Pantheon a pagamento. Il biglietto, secondo l’accordo siglato alla presenza di monsignor Angelo De Donatis e del ministro Dario Franceschini, servirà per «la valorizzazione e la tutela della Basilica di Santa Maria ad Martyres e del Pantheon». Ci sarà una sola deroga alla necessità di comprare un biglietto: «Continuerà a essere libero l’accesso per l’esercizio del culto e delle attività religiose».

Interno del Pantheon

Il Pantheon è una perla unica, è praticamente l’unico monumento della Roma dei Cesari sopravvissuto quasi intatto alla caduta dell’impero romano. Ha oltre duemila anni di vita. Fu costruito nel 27 avanti Cristo dal console Marco Vipsanio Agrippa, amico, generale e genero di Augusto, dopo le sue vittorie contro l’impero persiano. Fu dedicato a tutti gli dei dell’impero, romani e delle province conquistate, come strumento d’integrazione di uomini di religioni, lingue e culture diverse. Poi l’imperatore bizantino Foca lo donò nel 608 dopo Cristo al papa Bonifacio IV che lo trasformò nella chiesa di Santa Maria ad Martyres, e la metamorfosi in una basilica dedicata ai martiri cristiani salvò il monumento dalla distruzione.

Il Pantheon è sempre stato un importante simbolo religioso, politico e culturale. Con l’unità d’Italia e Roma capitale del regno dei Savoia, ospitò ed ospita le tombe di Vittorio Emanuele II e di Umberto I, oltre a quelle di tanti illustri personaggi come Raffaello Sanzio, uno dei geniali pittori del Rinascimento.

Turisti in fila per l’ingresso al Pantheon

Nel corso dei secoli ne ha viste di tutti i colori: invasioni, saccheggi, rivoluzioni, restaurazioni. Ha subito dei danni, ma sostanzialmente si è salvato. Anche oggi rischia: da due anni i controlli di polizia si sono accentuati per cercare di prevenire eventuali attentati di terroristi islamici. Ma i pericoli arrivano anche dai vandali e dai folli. L’ultimo danno c’è stato lo scorso marzo. Una donna entrò nella chiesa e fece a pezzi due antichi candelabri in legno del 1700.

La bellezza del Pantheon è una calamita irresistibile per i turisti di tutto il mondo. L’enorme sala circolare della basilica senza finestre, la luce del sole che filtra da un foro di 9 metri costruita sulla sommità della cupola, dà una ebbrezza, comunica un misticismo, un senso straordinario di contatto con Dio.

I turisti sono affascinati. Oltre 7 milioni di persone ogni anno visitano il capolavoro architettonico di Agrippa e di Augusto. Finora le visite sono state gratuite, dal 2 maggio si dovrà comprare un biglietto da 2 euro. È un segno dei tempi. La sorveglianza e la manutenzione del monumento costa. Il deficit del bilancio pubblico italiano ha portato anche a questa decisione poco piacevole. Pantheon a pagamento. In questo modo il tempio costruito da Agrippa, oltre che per l’indotto dei turisti, diventerà anche una miniera d’oro d’incassi: 14 milioni di euro l’anno.

R.Ru.