Torna Mussolini:
un film comico,
surreale, inquietante

Tra il surreale e il comico. “Sono tornato” è un film su Benito Mussolini redivivo. Il dittatore fascista ucciso nel 1945 dai partigiani ritorna improvvisamente in vita. Dichiara: «Il mio obiettivo è viaggiare per l’Italia e riconquistarla».

Mussolini, Benito

Benito Mussolini

Voce stentorea e volitiva, cranio senza un capello, Mussolini (Massimo Popolizio) si aggira smarrito per piazza Vittorio a Roma. Quasi non la riconosce più per la folla multi etnica che la invade. La Seconda guerra mondiale è finita con la sconfitta dell’Italia, il regime fascista è caduto, non c’è più la monarchia, la modernità imperversa rappresentata da una marea di persone sempre appese ai telefonini. Lui si aggira incredulo, in divisa tra quei tanti cambiamenti. Troppi.

I passanti lo ignorano, convinti che si tratti di un’attrazione per i turisti. Finché non arriva Andrea Canaletti (Frank Matano), un giovane documentarista con tante aspirazioni e in cerca di fortuna. Lo reputa un attore comico e gli propone, con un certo fiuto, d’interpretare un documentario. Comincia una strana collaborazione tra i due protagonisti del film.

Frank Matano

Vanno in giro per l’Italia, si moltiplicano le apparizioni televisive finché Mussolini- Popolizio diventa il protagonista di un programma televisivo. Si convince di poter riconquistare una seconda volta l’Italia, come nel 1922 con la Marcia su Roma.

“Sono tornato” è una commedia surreale diretta da Luca Miniero, dal primo febbraio si potrà vedere nei cinema. Il cast del film è composto anche da Stefania Rocca, Guglielmo Favilla, Massimo De Lorenzo, Giancarlo Ratti, Ariella Reggio, Gioele Dix, Luca Avagliano, Eleonora Balcamino, Daniela Airoldi.

Il film è un po’ in linea con “Lui è tornato”, una pellicola che mostra Adolf Hitler a spasso per le vie di Berlino di oggi. Mussolini-Popolizio, come quello vero, spara frasi ad effetto del tipo: «Eravate un popolo di analfabeti, dopo 80 anni torno e vi ritrovo un popolo di analfabeti». Il clima surreale si somma a quello comico, ma il film genera anche una certa inquietudine. Benito Mussolini, quello vero, non scherzava: abolì la libertà di stampa e tutte le associazioni sindacali e politiche. Cancellò la democrazia e chiuse la Camera dei deputati. Manganellò, imprigionò e uccise gli oppositori politici come Giacomo Matteotti e i fratelli Rosselli. Sprofondò l’Italia nelle distruzioni della Seconda guerra mondiale che provocarono centinaia di migliaia di morti, milioni di feriti e d’invalidi sia soldati sia civili. Decise le famigerate leggi razziali contro gli ebrei a rimorchio di Hitler.

Benito Mussolini e Adolf Hitler

L’Italia, dopo quasi 73 anni dalla sconfitta del fascismo, ancora non ha visto del tutto rimarginate le “ferite” politiche e umane causate dalla dittatura e da Mussolini. Anche un film comico sul duce genera dei brividi, ma forse può essere un nuovo antidoto contro uno spaventoso e violento passato.

 

R.Ru.