L’infezione può correre veloce. Basta la puntura di una cimice, o una bevanda, o una trasfusione di sangue e può arrivare la malattia di Chagas. L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, che l’anno scorso ha festeggiato gli ottanta anni, promuove una campagna di screening gratuito per la malattia di Chagas rivolta alla popolazione migrante nata in America Latina ed ai loro figli anche se nati in Italia.
A partire da giugno scorso l’ambulatorio di Malattie Infettive e Tropicali dell’Istituto Spallanzani organizza, annuncia un comunicato stampa, tale campagna all’interno di un progetto di ricerca europeo dal titolo Towards Personalized Treatment of Chagas Disease by Molecular Profiling of Patients and Parasites – Pers_CHAGAS, finanziato da un bando europeo per la cooperazione tra Europa e Latino America (fondi EU-LAC).
L’Istituto si pone, con il progetto, come riferimento a livello locale, regionale, nazionale ed europeo per la gestione e la cura di tale patologia. Il progetto è svolto in collaborazione con altri ricercatori di strutture estere: l’Università di Heidelberg in Germania, l’Università del Cile e l’Università Mayor de San Simon in Bolivia.
La malattia di Chagas, o tripanosomiasi americana, è una malattia infettiva endemica in America Latina, causata da un parassita, il Tripanosoma cruzii. La malattia viene trasmessa all’uomo da un vettore, la cimice, attraverso la puntura o l’assunzione di bevande contaminate. Le popolazioni più colpite sono quelle originarie della Bolivia, ove la prevalenza di questa malattia può raggiungere il 20%, e del Paraguay, ma tutto il centro e sud America ne è affetto anche se in misura minore.
A causa del fenomeno della “globalizzazione”, un numero rilevante di persone provenienti da aree endemiche e potenzialmente infette vive oggi in Paesi non endemici con costi umani e sociali rilevanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che vi siano nel mondo circa 8 milioni di persone affette. Gli individui infetti rimangono asintomatici per lungo tempo, talora per tutta la vita, pur potendo, da un lato, trasmettere l’infezione e, dall’altro, sviluppare le gravi compromissioni d’organo indotte dalla stessa (megacolon, megaesofago, cardiopatia). La malattia di Chagas è curabile se il trattamento è iniziato precocemente. Perciò l’accesso universale alla diagnosi ed alla cura è essenziale.
La malattia di Chagas è considerata l’esempio classico di malattia negletta o comunque dimenticata: colpisce di solito le persone più povere delle nazioni latinoamericane che vivono in case di fango, i test diagnostici sono spesso poco affidabili, ed esistono solo 2 farmaci antiparassitari di difficile reperimento, pienamente efficaci solo nelle fasi acute della infezione.
I farmaci per questa patologia non sono disponibili in Italia e sono importati dall’Istituto Spallanzani attraverso l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nonostante l’Italia sia uno dei maggiori Paesi sede di immigrazione dalle aree latino-americane (in Europa rappresenta il secondo Paese dopo la Spagna) finora sono stati molto limitati gli interventi del Sistema Sanitario Nazionale per la prevenzione, la diagnosi e la cura della malattia di Chagas, che, ad esempio, non dà diritto ad alcuna esenzione.
L’obiettivo del progetto è quello di fornire uno screening gratuito per soggetti di origine latino-americana residenti in Italia e valutare le caratteristiche genetiche che possano predisporre alla suscettibilità all’infezione, allo sviluppo di complicanze d’organo e di tossicità alla terapia.
I migranti latino americani e i loro figli potranno sin d’ora presentarsi il martedì ed il giovedì al poliambulatorio Di Raimondo dell’Istituto Spallanzani, sito in Via Portuense 292, dalle 9,30 alle 10,30 ed, aderendo a questo progetto, avranno accesso al test gratuito per la malattia di Chagas. In caso risultino affetti dalla malattia, verranno presi in carico seguendo un percorso diagnostico terapeutico ben definito. Saranno eseguiti test di diagnostica biomolecolare e genetica del singolo individuo e del parassita, test diagnostici per evidenziare eventuali complicanze d’organo cardiache e gastrointestinali, ed eventualmente, se necessario, sarà prescritta gratuitamente la terapia.
Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste alla casella di posta elettronica projecto.chagas@inmi.it