Allarme sicurezza per il ponte di Caprera: il viadotto che unisce la Maddalena all’isola di Garibaldi. Fragile e periferica, la Sardegna è una delle regioni italiane a grande rischio idrogeologico, l’ennesima conferma è arrivata dalla devastazione subita dalla provincia di Cagliari per una grave alluvione. Sono molti i Comuni dell’isola con ponti, strade e viadotti in pessime condizioni con necessità d’interventi immediati. Ma se la cosa era nota da tempo, dopo le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, non si può continuare a far finta di niente. E così molte infrastrutture a rischio sono finite sotto i riflettori.
Alla Maddalena, per esempio, la ruggine si arrampica sui piloni che sostengono il ponte di Caprera con estese sbavature arancio-marroni visibili a occhio nudo. Le immagini sono finite sul tavolo del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Allegate ad una lettera inviatagli da Alberto Tinteri, un ex sottufficiale della Capitaneria di porto, che è stata pubblicata dalla Nuova Sardegna.
Scrive Tinteri: «Passando sotto il ponte di Caprera, via mare, avevo notato che la parte sottostante appariva in un evidente stato di precarietà». Poi, «dopo la tragedia di Genova, ho pensato al fatto che ci sono tanti pullman carichi di turisti diretti al museo di Garibaldi, e ho deciso di documentare lo stato della struttura …».
Macchina fotografica al collo, Tinteri ha così immortalato il ponte come si presenta oggi: «Il primo elemento che colpisce – sottolinea – sono i piloni di sostegno. Risultano abbondantemente aggrediti dalla ruggine, che ha chiaramente corroso il metallo dei pali, con presumibile compromissione della staticità della struttura». Sotto accusa anche la parte in cemento: «La costruzione si trova in una fase di frantumazione da cui si evidenziano cospicue lesioni che pure in questo caso potrebbero comprometterne la staticità».
Non risulta che Toninelli abbia dato riscontro all’accorata lettera inviatagli da Tinteri. Ma, dopo la tragedia di Genova, il suo dicastero (Infrastrutture e Trasporti) ha disposto un censimento dei viadotti a rischio su tutto il territorio nazionale da completare a tamburo battente.
Naturalmente anche i Comuni della Sardegna hanno inviato a Roma le loro segnalazioni, elencando le strutture che avrebbero urgente bisogno di manutenzione. Compreso il ponte di Caprera. Ma da Roma è arrivata una risposta che sembra un vero e proprio scaricabarile. Eccola: «L’elenco fornito finirà in una banca dati nazionale, nel frattempo adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle persone». Questo arrangiatevi ha mandato su tutte le furie i sindaci sardi che hanno subito inviato una lettera all’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. Una lettera che definisce «inaccettabile» il «pensateci voi» del ministero guidato dal povero Danilo Toninelli, appena contestato dagli sfollati di Genova in corteo al grido di:«Basta bugie».