Non se ne può più! Accendi la tv per vedere un telegiornale e i titoli di prima pagina riguardano sempre loro due: Salvini e Di Maio, Di Maio e Salvini. Poi, una buona metà del tg si dilunga sul governo gialloverde, sui suoi provvedimenti e sulle sue polemiche interne ed esterne, con una crescente attenzione al premier Conte, fino a poco tempo fa ignorato o quasi.
Notizie? Quasi niente. A farla da padrona è la propaganda elettorale. Con una valanga di video postati su Facebook dagli stessi protagonisti e passati tali e quali in televisione. E così capita sempre più spesso di fare colazione guardando un tg che apre con il video appena postato dal vicepremier e ministro dell’Interno, mentre promette di tener duro sul blocco dei porti a una nave di migranti.
All’ora di cena ecco invece il video autoprodotto dalla ricostituita coppia pentastellata Di Maio – Di Battista che attacca la Francia. Quella con Macron è diventata per Cinquestelle una vera e propria guerra, con battaglie all’ultimo sangue. Memorabile il video che immortalava i due big del M5S a bordo di una macchina dalle parti di Strasburgo.
La vicinanza della sede francese dell’Europarlamento era l’occasione cercata per attaccare in un sol colpo l’Unione europea (per i soldi sprecati con l’inutile sede francese dell’Europarlamento) e la Francia, rea di impoverire l’Africa, con il franco Cfa: la moneta garantita dalla Banca di Francia e adottata da alcuni paesi africani che fecero parte dell’impero coloniale. Peccato che il franco Cfa (al quale oggi si aderisce su base volontaria) non sia stato voluto dall’odiato Macron, ma dal generale De Gaulle nel lontano 1945. Cosa che veniva appena accennata nei tg che davano grande risalto al video postato dal duo pentastellato in gita turistica a Strasburgo.
Il problema è che l’informazione cartacea non offre molto di più di quella televisiva, anche se i quotidiani continuano a perdere copie a rotta di collo e rischiano l’estinzione, continuano a servire cibo rancido. Stessi titoli dei tg e stesso spazio abnorme dato a una politica interna piena di dichiarazioni propagandistiche di Lega e Cinquestelle.
Il tutto senza verifica. Siamo al punto che un esponente della maggioranza gialloverde può dire tranquillamente una cosa che non corrisponde al vero, sapendo che verrà ripresa e amplificata senza problemi.
La sola che cambia da una testata all’altra è il tono dei commenti che riflettono l’orientamento politico del giornale. Ma la materia prima è sempre la stessa, esattamente come i protagonisti della “notizie” e dei commenti che sono sempre loro due: Salvini e Di Maio, Di Maio e Salvini. Una volta perché si dividono sul reddito di cittadinanza o sulla Tav, un’altra volta perché dichiarano guerra a qualcuno. Dopo aver ingaggiato diverse battaglie con Malta, Salvini adesso se la prende con l’Olanda, appoggiato da Di Maio che però preferisce attaccare la Francia.
Pazienza se poi tutto questo può portare a ritorsioni da parte di Macron. Con pesanti conseguenze sugli affari che ci legano a Parigi e perdita di qualche milione di euro da parte italiana. Adesso quello che conta è vincere le prossime elezioni. Con l’aiuto dei media. Naturalmente.