Giovani attori italiani crescono e svettano. In Frame. Ritratti di Luca Carlino, la mostra allestita alla Casa del Cinema di Roma, ci sono tanti volti nuovi che bucano lo schermo. Marcello Fonte, 40 anni, un viso asimmetrico da Brutti, sporchi e cattivi, buca lo schermo per la semplicità e l’immediatezza.
È uno degli attori rivelazione del cinema italiano. Marcello Fonte, nel film Dogman di Matteo Garrone, ha colpito nel segno: ha interpretato con maestria la trasformazione di un mite emarginato di una periferia disastrata in un impietoso omicida che si ribella ed uccide un criminale tutto muscoli, responsabile di tante e continue violenze nei suoi confronti. Fonte ha recitato con naturalezza e forza dirompente lo spirito di feroce rivalsa di un uomo ai margini economici e umani della società. È un terribile spirito di vendetta omicida che porta alla follia e all’autodistruzione.
40 foto-ritratti sono esposti a Frame fino al 3 marzo (ingresso libero) alla Casa del Cinema di Roma (largo Marcello Mastroianni, n. 1). Chi è il protagonista di Dogman? Marcello Fonte ha spiegato di getto: «È un personaggio fragile che ha paura, tanta paura, difende quello che ha». La Palma d’Oro a Cannes e l’Oscar europeo come migliore attore a Siviglia? L’attore rivelazione si è mostrato meravigliato: «Non mi aspettavo tanto successo. Il cinema è il mio sogno, è quello che mi fa star bene…C’erano tanti più bravi di me».
Sono tanti i ritratti alla Casa del Cinema: Alessio Lapice, interprete della serie tratta dal libro di Roberto Saviano Gomorra, Andrea Lattanzi, giovane emergente consegnato all’onore delle cronache grazie al lungometraggio Manuel, Jacopo Olmi Antinori, conosciuto dal grande pubblico grazie al suo ruolo nella produzione internazionale televisiva Medici: The Magnificent, Eugenia Costantini ed Elena Cucci, protagoniste dei film di Gabriele Muccino e Giovanni Veronesi, sono solo alcuni dei nomi coinvolti nel progetto fotografico.
Frame, si legge in un comunicato stampa, è una lente d’ingrandimento sulla “meglio gioventù” del cinema italiano, come sottolinea il giornalista Simone Isola: «il panorama cinematografico nostrano è popolato da “Capitani Coraggiosi” che portano avanti un rinascimento in celluloide» di cui questi giovani interpreti ne sono gli acclamati protagonisti.