Parigi, Budapest, Amsterdam, Vienna, Londra, Siviglia, sono solo alcune delle grandi città europee dove il fiume fa parte della vita quotidiana di cittadini e turisti. Se ne vivono le sponde, ci si passeggia sugli argini, lo si attraversa con barche e battelli e lo si utilizza anche come una lunga piscina, come a Basilea dove la sera, finito il lavoro, centinaia di persone si spogliano sulle rive, mettono i vestiti in grandi boe ermetiche a cui si attaccano facendosi trasportare dalla corrente in un bagno ristoratore.
A Roma no. Sugli argini regna quasi sempre degrado e sporcizia, le sponde sono patrimonio di barboni e senza tetto che vivono in improvvisate tendopoli nel cuore della Capitale, le acque sono solcate solo dai canottieri o, in estate, dalle barche turistiche. I romani vivono il Tevere, se lo vivono, nel breve spazio dell’Estate romana, quando le banchine si trasformano in una sorta di suk di cianfrusaglie e pullulano di bar e ristorantini improvvisati.
I romani sono pigri. Ormai assuefatti a tanta bellezza e alla moltitudine di cose da visitare, finiscono per non vedere più nulla, pensando che ci sarà sempre il tempo. E così è per il Tevere.
Ne abbiamo avuta conferma, martedì 9 aprile, sulla nave “Cornelia” per l’inaugurazione della prima rassegna di cultura e spettacolo Un fiume in festival, promossa dalla Casa editrice Ponte Sisto, con il patrocinio del primo Municipio, in collaborazione con la società “Rome Boat” e con la “Fondazione Lando Fiorini”. Delle quasi cento persone presenti solo in tre, quattro, avevano navigato sul fiume e per tutti è stato un sorprendente battesimo. Primo obiettivo raggiunto, dunque, perché lo scopo degli ideatori è proprio quello di unire cultura e spettacolo alla possibilità di viaggiare sul fiume, come accade nelle altre capitali europee.
La rassegna, unica proprio per il suo carattere itinerante sul Tevere, prevede una serie d’iniziative, a partire dal 23 aprile con cadenza quindicinale, che alterneranno le presentazioni delle proposte editoriali della Casa editrice a spettacoli, musica, concerti e mostre. Tutto si svolgerà in viaggio sulla “Cornelia”, che partirà ogni due martedì alle ore 18.00 dalla banchina sotto Ponte Sisto.
«Il progetto – ha detto l’editore di Ponte Sisto, Fabio Capocci, in apertura della manifestazione – nasce dall’idea di collegare il nostro lavoro prettamente editoriale ad altri progetti culturali di diverso respiro, nel tentativo di fare, appunto, ‘da ponte’ tra il fiume e i cittadini. Vogliamo che i romani salgano a bordo con noi e scoprano un modo diverso di assistere alla presentazione di un libro, di un concerto o di uno spettacolo».
L’inaugurazione ha visto gli interventi della consigliera comunale Svetlana Celli, della capogruppo PD del Primo Municipio Sara Lilli, dell’onorevole Ugo Intini e la partecipazione, tra gli altri, del segretario del PSI Enzo Maraio, dell’onorevole Oreste Pastorelli, degli attori Alessandro Bernardini e Luciano Lembo, della cantante Beba Albanesi che ha ipnotizzato i presenti con la sua splendida voce.
Il primo appuntamento della rassegna, che proseguirà fino ad autunno inoltrato, è per il 23 aprile con la presentazione del libro di Giorgio Cameli Battito di Ciglia, a seguire il 7 maggio con il concerto di Alberto Laurenti La canzone romana vista dal Tevere.
Ma è solo un primo passo, per il futuro c’è il progetto di partecipazione all’Estate romana e, per il prossimo anno, quello di una barca più grande per farne un vero e proprio teatro galleggiante.