Perù, una delle perle dell’America Latina. È uno sconfinato paese nel quale la natura e la storia sono riusciti a convogliare deserti, laghi, vulcani, la Foresta Amazzonica, le altissime Ande, i resti archeologici di antiche civiltà misteriose. Il paese degli Incas, il principale impero del Sud America prima della conquista degli spagnoli, ha sempre affascinato ed affascina per le sue meraviglie e le sue contraddizioni. La popolazione discendente dagli Incas convive con quelle di radici europee, asiatiche ed africane. Claudio Magrini, 32 anni, giovane consulente di un’azienda informatica, ha scritto un diario di viaggio delle due settimane trascorse nel sud del Perù. Un viaggio affrontato con pochi mezzi e grandissimo entusiasmo.
Il Perù è sempre stato la mia passione. Ero curioso. L’alternativa era tra Perù e Cuba. Alla fine ho scelto il Perù. Il viaggio non è stato complicato. Il preventivo dell’agenzia di viaggio di Roma era troppo costoso. Così ho costruito io un progetto di viaggio: ho scelto i posti da visitare e ho prenotato da solo i bed and breakfast da Roma per risparmiare. Sono andato sul sito internet della compagnia dei bus peruviana “Cruz del del Su”, e ho prenotato i biglietti. Anzi, li abbiamo prenotati perché sono partito assieme a Roberto, un mio caro amico dell’epoca delle scuole.
Venerdì 8 marzo è scoccata l’ora X. Siamo partiti in aereo da Roma verso Lima via Parigi. Siamo tornati sabato 23 marzo da Lima a Roma con scalo ad Amsterdam. In tutto 16 giorni di viaggio, 9 diversi alloggi in Perù.
L’impatto con Lima, una città enorme di 10 milioni di abitanti, non è stato dei migliori. La capitale del Perù è una metropoli moderna, dinamica con forti sacche di povertà. Comunque qui si vive meglio rispetto al resto del Perù. Nelle città minori, in provincia, la povertà è una realtà molto più vasta, accentuata.
All’aeroporto Jorge Chavez, lo scalo intercontinentale di Lima, abbiamo trovato il caos. Siamo stati assaliti da tassisti abusivi in cerca di clienti. I turisti occidentali qui e in tutto il paese sono visti come clienti da spennare. Per cercare di difendersi occorre contrattare ad oltranza. Abbiamo contrattato il prezzo con un tassista abusivo, ma è stato abbastanza salato per le tariffe peruviane: 30 soles, la moneta peruviana. Tuttavia un euro vale circa 4 soles e questo un po’ ci ha salvato.
Il taxi ci porta nel nostro bed and breakfast nella zona “La Vittoria”, il quartiere business di Lima. Ci accoglie la proprietaria con le figlie. Ci restituisce un po’ di fiducia: una signora solare e gentile mette di buon umore. Ci dà tutte le informazioni necessarie: i ristoranti, la connessione internet, le zone della movida. Per la movida le più gettonate sono il “Barranco” e “Miraflores”, io rimango incantato da quest’ultima: è la più bella.
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