Giugno 1849 fu un mese drammatico per la Repubblica Romana. Cesare Pascarella raccontò in versi le ultime drammatiche battaglie dei patrioti italiani contro gli invasori francesi. I volontari, ragazzi arrivati da tutta Italia, si batterono con coraggio agli ordini di Garibaldi, ma alla fine la resistenza capitolò. Il 4 luglio le truppe francesi di Luigi Napoleone Bonaparte entrarono a Roma ponendo fine al governo democratico e laico guidato dal triunvirato Mazzini-Armellini-Saffi. La Repubblica Romana fu cancellata nel sangue, tornò a Roma Pio IX e fu ripristinato, ancora per pochi anni, il potere temporale dei papi.
Cesare Pascarella rievocò quei sanguinosi giorni. Il poeta romano fece un appassionato racconto di quelle ultime battaglie. Pascarella fu l’autore più importante, precisa un comunicato stampa, della stagione della letteratura in romanesco laica e risorgimentale sviluppatasi tra fine Ottocento e primi del Novecento.
I suoi poemi, sull’episodio di Villa Glori, “Villa Gloria”, esaltato da Giosuè Carducci, sulla scoperta dell’America e sulla storia di Roma, nascono nel clima dell’Italia carducciana, all’interno del gruppo di scrittori e intellettuali che circondavano lo scrittore romano – come Gabriele D’Annunzio, Edoardo Scarfoglio, i frequentatori del salotto di Emilio e Leonetta Cecchi – e con grande sapienza alternano momenti comici e tragici, epici e lirici, comunque sempre fedeli alla storia.
La poesia di Pascarella è l’anima dell’incontro di giovedì 27 giugno, ore 17.30, al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina (largo di Porta San Pancrazio, Roma, ingresso libero fino ad esaurimento posti). L’attrice Michela Caruso leggerà i sonetti del poeta durante la riunione intitolata “Nun se cedeva”, riprendendo un motto pascarelliano che dà il titolo all’evento promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La figura di Pascarella e il suo modo poetico e relazionale sarà suggestivamente rievocata da Marcello Teodonio, mentre la lunga sequenza di sonetti dedicati agli eventi gloriosi del 1849 saranno protagonisti di una lettura drammatizzata appuntata sugli ultimi giorni della Repubblica Romana: gli aspri combattimenti del giugno di quell’anno saranno rievocati dall’attrice Michela Caruso. L’attrice interpreterà sonetti tratti da Storia nostra, il poema che riscrive la storia di Roma dalla fondazione della città fino alla vigilia dell’Unità d’Italia e alla fine del Potere temporale dei papi. Una particolare attenzione Pascarella dedicò infatti alle vicende della Repubblica Romana e di Garibaldi, qui rivisitate in occasione dei 170 anni della Repubblica Romana.