Una partita a calcetto o un giro in bicicletta con gli amici. Il jogging nei parchi o le maratonine in città. Lo sport amatoriale fa bene, è praticato da decine di milioni di persone di tutte la classi sociali nei diversi paesi del mondo. Lo sport amatoriale è praticato in tutte le età: ragazzi, adulti, atleti con i capelli bianchi. Ci sono apposite olimpiadi di sport amatoriale. Costa poco, aiuta a tenere il fisico in forma, scarica le nevrosi di una vita affannata. In più sollecita la socializzazione, fa nascere nuovi interessi ed amicizie.
Ma quanto bene fa, alle comunità, lo sport di base? Quale il suo impatto in termini economici, sociali, politici, anche in rapporto alle politiche internazionali? Di questo e altro, annuncia un comunicato stampa, si dibatterà venerdì 18 ottobre, dalle 9.00, nel Salone d’Onore del Coni a Roma, nel corso di Sport Impacts All, primo Forum mondiale dello sport amatoriale, promosso da Csit – Confederazione internazionale dello sport amatoriale – e organizzato in collaborazione con l’ente di promozione sportiva AiCS – Associazione Italiana Cultura Sport.
Al Forum parteciperanno politici, istituzioni, manager sportivi e tanti giovani ricercatori, tutti riuniti attorno ai numeri e alle best practice della promozione sportiva internazionale. I lavori saranno moderati dalla giornalista del Tg5 Simona Branchetti, e saranno anticipati dai saluti istituzionali della ministra alle Pari opportunità Elena Bonetti, del professor Francesco Landi, membro del Cda di Sport e Salute, del deputato Simone Valente e di Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore. Sono stati invitati a intervenire anche il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Testimonial dell’evento, la campionessa mondiale di salto in lungo, Fiona May, che interverrà al termine della mattinata di studio per raccontare la sua esperienza da atleta.
L’evento gode del patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma, e si è reso possibile grazie al contributo che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha assegnato al progetto sportivo di AiCS Sport in Comune, uno dei case studies che verranno illustrati e analizzati nel corso della Conferenza. Il Forum vuole infatti essere l’occasione per mettere a confronto tecnici e analisti attorno al tema della promozione sportiva e del suo impatto economico, sociale e politico sulle comunità nazionale e internazionale.
Per questo, ad aprire i lavori sarà la relazione del presidente di AiCS e di Csit, Bruno Molea, che – tra le altre cose – rappresenterà il modello di promozione sportiva a favore delle politiche sociali. Al suo intervento seguiranno le relazioni sulla prospettiva olimpica – illustrata da Francesco Ricci Bitti, presidente di Asoif, The Association of summer olympic international federations, ed ex membro del Comitato Olimpico Internazionale e dal vice presidente del Coni Franco Chimenti. Seguiranno gli interventi degli accademici e dei tecnici operatori che illustreranno i propri case studies e le buone pratiche di intervento nei vari Paesi presi in esame.
Oltre a Sport in Comune, verranno per questo presentati dai rispettivi team di giovani ricercatori il progetto europeo per la crescita professionale dei futuri manager sportivi YOUAca, e i risultati del progetto europeo contro le discriminazioni da orientamento sessuale in ambito sportivo OutSport. Di quest’ultimo, verranno anticipati i dati relativi alla prima ricerca europea – condotta dall’Università di Colonia – sul rapporto tra omotransfobia e ambiti sportivi, secondo cui in Italia il 41% delle persone LGBTI che praticano sport non fa coming out per timore di discriminazioni.
Al termine del Forum, si apriranno i lavori del congresso elettivo di Csit che designerà la nuova guida della Confederazione mondiale. La presidenza Molea è stata la prima italiana nella storia secolare della Confederazione nata nel lontano 1913.