I più tempestivi sono stati gli aiuti cinesi: la Croce Rossa di Pechino ha inviato una squadra di 9 medici, mascherine e macchinari sanitari per aiutare l’Italia a combattere il flagello del Coronavirus.
I medici cinesi, sbarcati nell’aeroporto romano di Fiumicino, si sono messi subito all’opera. Liang Zongan e Xiao Ning, due medici super esperti, come ha riportato Repubblica, hanno rimproverato i romani: per strada «ci sono ancora troppe persone» e «non tutti portano» le mascherine. Solo se i comportamenti saranno corretti, se verranno evitati gli assembramenti di persone e osservate le distanze di sicurezza, «il 3 aprile se ne potrebbe uscire».
Proprio in Cina è esplosa lo scorso dicembre la pandemia del Covid-19 e solo ora il paese del Dragone sta cominciando ad uscire da una spaventosa devastazione umana, sanitaria, sociale, economica. Pechino ricorda con riconoscenza l’opera dell’Italia. Appena atterrato all’aeroporto romano di Fiumicino il vice presidente
della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, ha annunciato: «Siamo venuti per ricambiare gli aiuti ricevuti poco tempo fa dall’Italia». Si tratta, ha detto, di 31 tonnellate materiali, tra cui macchinari per la respirazione, tute, mascherine e protezioni, oltre ad alcuni medicinali antivirus e campioni di plasma.
Dopo gli aiuti cinesi in soccorso dell’Italia sono arrivati anche i medici cubani. Dopo l’atterraggio nell’aeroporto di Malpensa sono andati immediatamente a Crema, una delle città lombarde più colpite dal Covid-19. I 36 medici e 15 infermieri cubani sono degli specialisti nel combattere le malattie infettive e con una grande esperienza alle spalle. L’équipe lavora nell’ospedale da campo allestito dall’esercito a Crema: 36 tendoni, di cui tre per la terapia intensiva. È stata anche installata una centrale per la produzione dell’ossigeno, attiva giorno e notte. La sindaca Stefania Bonaldi li ha ringraziati: «Li accogliamo a braccia aperte».
Nove aerei Antonov hanno portato nell’aeroporto militare di Pratica di Mare, alle porte di Roma, molteplici aiuti russi: sono sbarcati camion per la disinfezione, ospedali da campo, 100 ventilatori polmonari e 500 mila mascherine. Assieme al materiale sono arrivati anche 100 medici, con esperienza internazionale nelle epidemie. Hanno combattuto l’ebola e la peste suina.
Per aiutare l’Italia a combattere il Coronavirus è atterrato a Malpensa anche un aereo dell’Egyptair. Il volo cargo ha scaricato la prima spedizione di circa 1,5 milioni di mascherine mediche donate dall’Egitto e destinate agli abitanti della Lombardia, la regione italiana più colpita dalla pandemia. L’operazione è stata conclusa con successo e in modo regolare, precisa un comunicato stampa, grazie al contributo delle dogane italiane, della Guardia di Finanza e della Protezione Civile.