Qualcuno l’ha chiamata la strage dei nonni. Il Coronavirus, è il bombardamento mediatico da mesi, uccide soprattutto gli anziani. Una conferma è arrivata dall’Oms. L’Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso un’analisi agghiacciante: «La metà delle vittime del Covid-19 si trovava nelle case di cura e nelle strutture di degenza a lungo termine».
Gli anziani, si evita la parola vecchi, sono morti nelle case di riposo, nelle strutture dedicate a essi, negli ospizi. Molte volte sono morti da soli. Senza l’affetto della carezza di un figlio o di un nipote. «È una tragedia umana inimmaginabile», ha detto il direttore dell’Oms per l’Europa, Hans Kluge.
Sono morti perché, molte volte, non c’era posto per loro nelle sale di terapia intensiva degli ospedali. Sui giornali qualcuno, nei giorni più drammatici della pandemia, l’aveva pure teorizzato quando scoppiavano i reparti ospedalieri di rianimazione: meglio salvare i giovani, le persone che hanno ancora «più anni da vivere». Qualcun altro ha aggiunto: come in una guerra, se si è costretti a scegliere, «si salvano i più giovani». Tesi strane. Ogni persona è uguale a un’altra senza distinzioni di età, sesso, etnia, credo religioso.
Nella guerra contro il Covid-19 il prezzo più alto l’hanno pagato i vecchi. Le stime vengono dalla Germania, paese che pure ha sofferto meno per l’epidemia. L’età media delle persone decedute supererebbe gli 80 anni. Il picco è stato rilevato tra gli “over 70”, che rappresenterebbero ben l’86% delle vittime.
In Europa i morti causati dal Coronavirus sono circa 100 mila, ma il 40-50% delle vittime sono anziani. Così il governo presieduto da Giuseppe Conte presta una grande attenzione alla loro salute per l’ora X della ripresa, fissata con molta gradualità e cautela dal 27 aprile, dopo il “confinamento” deciso l’11 marzo.
Dai ministri, dagli esperti e dalle “task force” sono partite molteplici ipotesi. In particolare ne sono circolate tre sui giornali e le televisioni: deve restare a casa ancora per qualche mese chi ha più di 70 anni, chi ne ha più di 60, chi oltrepassa i 55. Sì, una ipotesi riguarda perfino i cinquantacinquenni.
Non mancano i misteri e le contraddizioni. Come farebbero i cinquantacinquenni e i sessantenni a restare ancora in clausura a casa se l’età per la pensione è 67 anni? Certo non reagirebbero bene i datori di lavoro e restare disoccupati in età avanzata è un incubo da evitare in ogni modo. E poi, già negli ultimi due mesi come tutti sono usciti da casa muniti di mascherina dovendo fare lunghe file per la spesa, tra angoscia e speranza. Speriamo che prevalga la razionalità o, almeno, un rispettoso buon senso.