Le persone disabili, da sempre in forte sofferenza, adesso con il Coronavirus quasi non riescono a sopravvivere. Sono tra le persone più colpite dai contagi. Anche il loro lavoro, apprezzato pure nel campo della cultura, è duramente colpito dal Covid-19. Menomazioni psicofisiche si sommano alle precarie condizioni economiche ledendo le possibilità di una vita autonoma e dignitosa.
Di qui la richiesta a Giuseppe Conte del raddoppio ‘in modo automatico’ della pensione di invalidità da 278 a 600 euro. È una delle principali richieste che la Fish-Federazione Italiana per il superamento dell’Handicap, a cui fanno capo 26 associazioni nazionali più altre regionali, fa al governo per la “fase 2” contro il Covid-19.
Ma le richieste sono tante. Uno dei punti centrali è la scuola. «Il nostro sistema scolastico per quanto riguarda la didattica a distanza per le persone disabili – afferma il presidente della Fish Vincenzo Falabella – non ha funzionato e le nostre alunne e i nostri alunni con disabilità purtroppo vedono violato un diritto costituzionale, un vero vulnus che deve far riflettere tutti quanti, la politica in primis».
Vincenzo Zoccano, Vox Italiae, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Conte1 con le deleghe alla Disabilità e alla Famiglia, torna a chiedere maggiori tutele. Anche in questo caso il tema forte sono le pensioni: «Da anni le associazioni di categoria delle persone con disabilità, chiedono con forza l’aumento delle pensioni d’invalidità». Ricorda Vincenzo Zoccano: «Già nel governo Conte1 in qualità di sottosegretario di stato a famiglia e disabilità, ebbi modo di proporre un articolato piano graduale per il raddoppio dell’importo delle pensioni d’invalidità, per altro già elaborato con i tecnici dell’INPS». Ma non finì bene. «Con mia grande delusione, una volta presentato ai vertici del M5S, mi è stato chiaramente fatto capire -precisa- che non era una priorità e non c’era alcuna volontà politica di procedere in tal senso; questo accadeva pochi giorni prima della caduta del governo Giallo-verde». Fu uno dei motivi della rottura con i cinquestelle: «Successivamente ad onor del vero, anche per questi motivi ho deciso di allontanarmi dal M5S».