Dal trauma Coronavirus
gli Stati Uniti d’Europa

Stati Uniti d’America. Quando nascono davvero? Non con la dichiarazione d’indipendenza dall’Impero britannico, del 1776. La vera nascita è con la resa degli Stati secessionisti nel giugno 1865, dopo quattro anni di sanguinosissima guerra civile. Un vero e proprio “trauma”.

Trauma, Alcide De Gasperi alla Conferenza di pace di Parigi

Alcide De Gasperi alla Conferenza di pace di Parigi

Un altro “trauma” lo si consuma in Italia, con il fascismo e la spietata Seconda guerra mondiale. Confinati in un’isola del Tirreno tre antifascisti concepiscono ed elaborano il Manifesto di Ventotene: sono Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Eugenio Colorni. Sempre in seguito al “trauma” della Seconda guerra mondiale e quello che ne segue, Alcide De Gasperi, Robert Schumann, Konrad Adenauer, raccolgono quel patrimonio, quell’ideale; e si avviano i lavori per gli Stati Uniti d’Europa.

Trauma, Medici in terapia intensiva a Bergamo

Medici in terapia intensiva a Bergamo

Gli egoismi, le miopie, le incapacità di visione, i contesti da realismo politicante, i corposi e ingombranti interessi che non accettano di essere messi in discussione, fanno da pesantissimo contrappeso, nasce l’Unione Europea che sappiamo… Ma questo non toglie validità al processo auspicato: significa solo che occorre impegnarsi di più, e meglio.

Oggi la attuale pandemia è un “trauma”, della cui portata forse non ci si è ancora resi conto: un “trauma” in termini di vite umane perse; di economie che vanno all’aria; di “normalità” sconvolte; e tutto quello che giorno dopo giorno si è chiamati ad affrontare.

Piazza Navona vuota a Roma

Forze politiche responsabili (politici che abbiano l’ambizione e la capacità, la “sapienza” di essere “governo”), non si esibiscono in suggestivi discorsi fatti di nulla; non vellicano opinioni pubbliche con parole d’ordine che lasciano il tempo che trovano; non si occupano di un meschino contingente, non sono votati all’agitazione demagogica per mera (e superflua, inutile, patetica) sopravvivenza; non cercano facile popolarità, per guadagnare qualche punto di effimero gradimento nei sondaggi addomesticati. Cercano piuttosto di far tesoro delle occasioni, e di sfruttare le occasioni, come fa un marinaio esperto con l’alito di vento, per procedere nella rotta che si è dato. Quell’alito di vento è il “trauma” Coronavirus che viviamo.

Il “trauma” pandemia come trampolino per qualcosa di grande e necessario, che superi le tentazioni sovraniste e del piccolo campanile, e vada finalmente nella direzione degli Stati Uniti d’Europa che non ci sono e che mai come ora urgono e son necessari… Potrebbe, dovrebbe essere la buona occasione.

È facile da capire.

È difficile da comprendere.