Pupi Avati ama le sfide. Adesso è la volta di Lei mi parla ancora, un film realizzato nell’era del Covid-19. Pupi Avati, uno dei grandi registi italiani dirige il film nella “fase 3”, quella della difficile ripresa dell’Italia. Il Coronavirus ha paralizzato per due mesi tutte le attività culturali. In particolare ha flagellato cinema, teatri, concerti, musei, iniziative artistiche di ogni genere.
Lei mi parla ancora vuole segnare una volontà di ripresa. Il film è lo scontro tra il presente e il passato, lo strazio tra il dolore dell’amata perduta e la felicità per l’amore stravolgente di una vita, l’impatto tra un vedovo innamorato e il disincanto di un editor incaricato di scrivere un libro.
Lunedì 3 agosto, annuncia un comunicato stampa, partiranno le riprese di Lei mi parla ancora, il nuovo film di Pupi Avati che torna dietro la macchina da presa dopo Signor diavolo. Il film, liberamente tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi – padre di Elisabetta Sgarbi e Vittorio Sgarbi – racconta la storia d’amore tra Nino e Caterina: un amore lungo 65 anni e mai finito, neanche con la morte di lei, come scrisse lo stesso autore. «Finché morte non vi separi è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui».
La sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi e Tommaso Avati. Tra gli interpreti principali ci sono Renato Pozzetto (Nino), Stefania Sandrelli (Caterina), Isabella Ragonese (Caterina giovane), Lino Musella (Nino giovane), Fabrizio Gifuni (Amicangelo). Insieme a loro anche Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella.
Le riprese dureranno sei settimane tra Roma e Ferrara, dove Sgarbi trascorse parte della sua vita. Il film è coprodotto da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con Duea Film e sarà distribuito nelle sale italiane da Vision Distribution.
Lei mi parla ancora parla di amore e di scrittura. Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia Elisabetta, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore.
Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.