Gli occhi interrogativi
della “Fornarina”

Una mano sul seno e una sul grembo. La Fornarina, bellissima e dallo sguardo avvolgente, ha due occhi puntati sullo spettatore. Sono due occhi penetranti e interrogativi: è come se la giovane donna dalle forme armoniose e generose domandasse la conferma della sua bellezza.

La Fornarina, La Fornarina di Raffaello

La Fornarina di Raffaello

La Fornarina, uno dei più celebri capolavori di Raffaello Sanzio, è tornata da giovedì 3 settembre a Palazzo Barberini a Roma, sede delle Gallerie nazionali di arte antica. Il ritratto è stato in trasferta per cinque mesi alle Scuderie del Quirinale in occasione della mostra Raffaello 1520-1483. Ora è tornato a casa, il quadro fa parte della collezione Barberini fin dal 1642.

Il dipinto, precisa un comunicato stampa, è esposto nella Sala 16 del piano nobile, dedicato a Lo sguardo del Rinascimento, con altre opere della collezione delle Gallerie, tra cui la Maddalena che legge di Piero di Cosimo, il Ritratto di Stefano Colonna del Bronzino e il Ritratto di Enrico VIII di Hans Holbein.

Mito e storia si confondono per La Fornarina. La donna raffigurata è, secondo la tradizione, l’amante e musa ispiratrice di Raffaello: Margherita Luti, figlia di un fornaio di Trastevere, da cui il soprannome La Fornarina. Non si ha notizia di chi fosse il committente dell’opera e ciò potrebbe avvalorare l’ipotesi che Raffaello l’abbia dipinta per sé, negli ultimi anni della sua vita. Che si tratti o meno dell’amante di Raffaello, dietro questo volto imperfetto, dai tratti marcati, si nasconde una rappresentazione di Venere. 

Sul quadro potrebbero arrivare importanti novità. Alle volte la caparbia tenacia degli studiosi e dei ricercatori può portare a clamorose novità. Il Cristo portacroce di Giorgio Vasari, un dipinto ritenuto irrimediabilmente perduto, è stato incredibilmente ritrovato. La Fornarina, prima del prestito alle Scuderie, era stata sottoposta a tre giorni di indagini in fluorescenza X mapping con tecniche innovative e macchinari all’avanguardia, i cui risultati saranno presentati al pubblico in una giornata di studi in programma il prossimo 21 settembre.

Il museo di Palazzo Barberini (a Roma in via delle Quattro Fontane, 13) continua ad essere aperto dal giovedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00. È chiuso invece dal lunedì al mercoledì.