Questo mio povero Paese, strangolato da una classe politica senza visione, senza passato e priva di futuro, illuso quotidianamente da proclami e annunci roboanti, vessato da un fisco che ha sempre ragione, illuso da bonus di ogni genere, raggirato da finti rinvii e promesse d’aiuto, salario minimo, redditi di cittadinanza, navigator, cassa integrazione…
Ma che senso ha tutto questo, questo illusorio e paternalistico comportamento da parte di chi governa e anche se qualche euro finisce nelle tasche giuste la maggior parte finisce per perpetrare i professionisti del sussidio, i “tecnici” del tuttogratis.
È come il dibattito ridicolo dei banchi singoli con le rotelle o senza rotelle, della mascherina di stoffa o chirurgica, delle regole del distanziamento sui pullman, del tampone a insegnanti e alunni o solo agli alunni e ai docenti a rischio… Che senso ha tutto questo quando l’80% degli edifici scolastici non sono a norma, quando i riscaldamenti latitano e i bagni fanno schifo, quando l’autonomia scolastica crea abissi di disparità.
Lo stesso vale evidentemente per le condizioni in cui versano tanti ospedali pubblici, fuori norma, sporchi, senza personale sufficiente, per non parlare delle attese infinite per le visite, le analisi e gli accertamenti diagnostici, una vergogna per un Paese che vuole essere annoverato tra le dieci maggiori potenze industriali del mondo (certo non sono molte le nazioni che stanno realmente meglio, ma almeno le visite sono più celeri e le attese ridotte al minimo).
Ma non finisce qui, accanto alla confusa distribuzione di bonus e prebende, non dobbiamo dimenticare l’incredibile filosofia messa in atto dall’Agenzia delle Entrate e da quei soloni che si riuniscono sotto la sigla della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), che sospende giustamente le lezioni nelle varie sedi affidandosi a qualche lezione “trita e ritrita” via web, con pochissime opportunità di interloquire, queste due organizzazioni/istituzioni pensano bene di procrastinare il pagamento delle tasse, rateizzazioni e quant’altro per un certo numero di mesi (solo due per l’università) per poi dover pagare tutto insieme l’intera cifra… ma se un povero cristo non aveva mille euro due mesi fa come può averne duemila dopo un paio di mesi?
Ma questo contributo universitario in base a cosa viene calcolato, come vengono spesi quei denari, compresi i cospicui finanziamenti statali, visto che le aule sono sempre stracolme e per trovare un posto libero si deve arrivare un paio d’ore prima e considerato che anche la stragrande maggioranza degli edifici universitari a norma non sono e che in Italia gli abbandoni sono all’ordine del giorno e il conteggio dei laureati è fanalino di coda in Europa…
Esistono reali controlli e conseguenti sanzioni? Insomma, invece di intervenire su quei settori che realmente potrebbero far risparmiare notevoli quantità di denaro alle famiglie, si preferisce regalare qualche euro per le vacanze, un aiuto inutile e sufficiente solo a trascorrere una giornata al mare o in montagna, dove sono i posti di lavoro promessi, dove quelli che avrebbero dovuto procacciare i navigator (precari anche loro senza speranza).
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