L’invulnerabile Trump
azzoppato dal Covid

Sembrava invulnerabile. Per 9 mesi aveva schivato con soddisfazione il Covid-19, ma ora Trump contagiato abbandona i toni trionfali. Il primo ottobre ha cambiato spartito. Con un tweet ha annunciato: «Questa notte io e Melania siamo risultati positivi al Covid-19». Ha aggiunto: «Supereremo tutto questo insieme». Subito dopo le sue condizioni si sono aggravate e dalla prevista quarantena nella Casa Bianca si è trasferito in un ospedale vicino a Washington. Dall’ospedale si è giustificato: non aveva «altra scelta» di esporsi al virus.  A sorpresa è uscito in auto dal Walter Reed Medical Center per salutare i suoi sostenitori («i patrioti»). È un segnale:  «Penso che tornerò presto». 

Trump contagiato, Donald Trump

Donald Trump

È un brutto incidente di percorso nella gara per il secondo mandato di presidente degli Stati Uniti d’America. Donald Trump non è invulnerabile: la pandemia lo ha steso.

Fino a poco tempo fa si presentava come un cowboy invincibile. Accusava il presidente cinese Xi Jinping per lo scoppio della pandemia. Fino ai primi di luglio sfidava l’infezione e non metteva mai la mascherina; anche dopo spesso ne faceva a meno. Ad agosto garantiva: la pandemia «sta scomparendo negli Usa». Era ottimista di battere Cina, Russia ed Europa nella sfida per avere un vaccino statunitense entro l’anno. Nonostante il flagello del Covid e le disastrose conseguenze sanitarie ed economiche, nei sondaggi superava Joe Biden, lo sfidante democratico per le elezioni a presidente degli Stati Uniti. L’immagine di uomo forte, dal pugno di ferro, difensore dell’uomo medio americano, sembrava premiarlo sul piano del consenso popolare.

Donald Trump e Joe Biden

Anzi il presidente sovranista americano ha spinto persino l’elegante Biden a scendere sul suo terreno, quello di uno scontro tra gli insulti. Il candidato democratico, in un dibattito con Trump a fine settembre, ha sparato una sfilza di offese tipo sei «un pagliaccio». Adesso il vento è cambiato. Ora i sondaggi elettorali danno Trump in netto svantaggio rispetto a Biden.

Pesano le paure degli americani per il Covid-19. Il quadro è tragico: oltre 200 mila morti, 7 milioni di contagiati, milioni di disoccupati per le fabbriche e i negozi chiusi. L’immagine di Trump contagiato e ricoverato in ospedale ha assestato un brutto colpo alla spavalderia del capo invincibile.

Sembra seguire la parabola di Boris Johnson. Il primo ministro sovranista britannico all’inizio aveva sminuito la pericolosità del Coronavirus e non aveva preso particolari misure di sicurezza. Ma le conseguenze sono state drammatiche sia per lui sia per il Regno Unito: il premier conservatore è stato contagiato e ha salvato in extremis la vita con un ricovero in terapia intensiva in un ospedale di Londra, la popolazione britannica ha pagato un prezzo altissimo in termini di morti e di infettati. Così ora la popolarità di Johnson è ridotta al lumicino.

Donald Trump indossa la mascherina

Adesso anche i consensi verso il presidente americano sarebbero in picchiata secondo i sondaggi elettorali. Trump è azzoppato. Sono stati cancellati tutti i suoi comizi ed impegni per la campagna elettorale. Ma ha fatto sapere di «voler parlare al popolo americano». Biden ha avuto un commento aspro: «Spero che tutto ciò serva da monito per tutti: mettetevi la mascherina».

Tuttavia la gara è sempre aperta: ancora mancano molti giorni al 3 novembre, quando gli americani voteranno per il nuovo presidente. Il sovranista e populista Trump è imprevedibile, è un uomo dalle mille risorse. Quattro anni fa tutti i sondaggi davano vincente Hillary Clinton sul candidato repubblicano, invece a sorpresa vinse il miliardario populista.