Un nemico ignoto in quaranta giorni ha ucciso Sfoglia Roma, ma il nostro giornale online miracolosamente è rinato. Domenica 22 novembre, nel primo pomeriggio, un hacker ha cancellato Sfoglia Roma, giovedì 26 novembre è tornato leggibile per i suoi affezionati lettori.
È stato come un colpo di fucile che oscura la vista. Domenica 22 novembre Sfoglia Roma improvvisamente non esisteva più. Siamo andati su Internet per leggere il nostro giornale digitale e non c’era più. Più esattamente: al suo posto c’era una lugubre lavagna nera con una altrettanto lugubre e misteriosa dicitura: 404, un numero seguito da strani segni somiglianti a ideogrammi.
Certo non è stata esattamente una sorpresa. Da metà ottobre abbiamo ricevuto della strane e-mail. Poi il nostro sito è stato colpito una prima volta: per una giornata non abbiamo più potuto lavorare perché la bacheca dei comandi, la piattaforma editoriale per impaginare gli articoli, era stata bloccata. Non potevano più accedere.
«Probabilmente è un malware. Ora me ne occupo». Un nostro amico informatico, esperto di editoria digitale, fatta la diagnosi riuscì a ripristinare la funzionalità della piattaforma ma durò appena pochi giorni.
Il “malware”, il virus informatico, continuava a infettare il sito. L’hacker era sempre in agguato. Domenica 22 novembre, come detto, arrivò il nuovo attacco: sparì addirittura il giornale, nessun articolo era più leggibile. Ci hanno telefonato alcuni amici e lettori: «Cos’è successo? Chi è stato? Quanto durerà?». A queste domande, che noi stessi ci ponevamo e ci poniamo, abbiamo dato risposte appese al buio: «Stiamo cercando di riparare il danno…Probabilmente è stato un hacker, un pirata informatico… I motivi dell’attacco sono ignoti. Potrebbero esserci motivazioni economiche, politiche, perfino di dissennato passatempo. Non lo sappiamo!».
La certezza è una sola: mani ignote avevano cancellato Sfoglia Roma causandoci un danno enorme! Per tutti i giornali non c’è danno maggiore di perdere la continuità di pubblicazione: il lettore quando non trova più il sito perde la voglia e l’interesse a cercare quella pubblicazione. Nell’edicola digitale sei stato cancellato, punto! Per Sfoglia Roma il guaio è ancora peggiore perché è un piccolo giornale artigianale, è confezionato da pochi amici con un lavoro volontario.
Poi giovedì 26 novembre è arrivato il miracolo: il nostro amico informatico, mago del digitale, è riuscito a resuscitare Sfoglia Roma dopo un lungo e meticoloso lavoro di quattro giorni (in un primo tempo il ripescaggio è arrivato ma con una vesta grafica completamente stravolta). Ma non è finita. È ancora al lavoro. Non mancano i problemi: il virus informatico potrebbe non essere stato del tutto debellato. Potrebbe tornare a causare la chiusura. La diagnosi del nostro amico mago del digitale è prudente: «Ho rimosso il virus da un punto, ma si è rigenerato in un altro. Ora ho ripulito tutto e il sito è consultabile. Ma questo è un virus molto pericoloso, potrebbe rispuntare…!». In sintesi: la tecnologia dell’hacker è molto sofisticata ed insidiosa.
Ma un importantissimo risultato l’abbiamo ottenuto: i nostri lettori possono continuare a leggere i nostri articoli. Facendo un parallelo con i giornali di carta stampata è come se dei malviventi avessero dato a fuoco la redazione, la tipografia e i camion della distribuzione delle copie.
Il nostro lavoro è straordinariamente bello anche se molto impegnativo. L’obiettivo, che ci affascina, è di fornire notizie e, soprattutto, chiavi di lettura sulla confusa e travagliata società nella quale viviamo. Una società oggi ancora più in crisi e ingiusta per mano del Coronavirus (l’emergenza sanitaria ha scatenato anche numerose proteste sociali). Lavoriamo gratuitamente a scrivere, correggere, impaginare e mandare in Rete degli articoli appassionati, originali, liberi da condizionamenti su tutti gli argomenti: politica, esteri, economia, società, cronaca, cultura, musica, archeologia.
È stato un incredibile successo giornalistico ed editoriale: Sfoglia Roma dal 2017, anno della fondazione, ha totalizzato oltre 600.000 pagine lette da più di 330.000 lettori unici. Abbiamo lettori in gran parte dei paesi del mondo: Italia, Europa, Medio Oriente, Estremo Oriente, Australia, Africa settentrionale, America del nord e del sud. Forse a qualcuno dà fastidio, sicuramente dà fastidio alle mani ignote dei pirati informatici in agguato nel buio di Internet.