Maradona batte Lidl
450.000 euro a 6.000

Maradona batte Lidl 450.000 a 6.000. Il punteggio potrebbe sorprendere ed ingannare se si trattasse di una semplice partita di calcio ma non se, invece, riguardasse l’ambito del collezionismo, e se, al posto che di gol, si parlasse di euro necessari per acquistare: maglietta azzurra marchiata NR con l’inconfondibile numero 10 sulle spalle e scarpe ultracolorate da supermercato.

Lidl, Una maglietta di Armando Maradona

Una maglietta di Armando Maradona

Nel primo caso, in particolare, nessuno poteva avere dubbi: alla morte di quello che è stato il più grande, il più iconico, il più amato calciatore di tutti i tempi i suoi cimeli sarebbero diventati oggetti di culto, vere e proprie reliquie da venerare e osannare, forse, più di quelle di un santo, con tutto il rispetto per S. Gennaro. 

Ma torniamo ai fatti. Poche settimane prima della tragica ed improvvisa morte di Maradona le pagine di costume dei massimi giornali europei, sottolineavano con stupore, sdegno e forse rassegnazione come i giovani di molte capitali europee avessero preso, letteralmente, d’assalto i supermercati Lidl per acquistare le ambitissime sneaker “brandizzate” dal colosso tedesco e vendute per la modica cifra di 15 euro. Il motivo era molto semplice: prodotte in serie limitatissima ed indossate da noti influencer del web nel giro di pochi giorni sono diventate quello che negli Anni Ottanta si sarebbe chiamato “cult” come la cinta del El Charro per intenderci. 

Corsi e ricorsi storici, dunque? Certo se non ci fosse di mezzo un piccolo particolare (che poi tanto piccolo non è) rappresentato dalla tecnologia e dal buon utilizzo dell’inseparabile smartphone mediante il quale si può raggiungere ed acquistare in tutto il mondo con un semplice e rapidissimo click. 

E così può succedere anche che scarpe ultraeconomiche, abbastanza kitch e senza particolari pretese, diventino l’oggetto più desiderato e ricercato dai millennials di mezza Europa (Italia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Finlandia) e che le piattaforme di e-commerce siano l’unico posto dove acquistarle ad un prezzo, però più che centuplicato: da 15 a 6.000 euro in poche ore.

Lidl, Le ambitissime scarpette vendute da Lidl

Le ambitissime scarpette vendute da Lidl

Un’operazione commerciale perfetta, geniale che va a scrivere una nuova ed interessante pagina nel diabolico manuale del marketing 2.0. In fondo, poi, il passo da supermercato Lidl a boutique di lusso è molto breve, rapido, quasi banale come un post su Instagram o Facebook: basta avere il giusto influencer, e nell’era social e digital questo proprio non manca…anzi. Negli Anni Ottanta, invece, non esistevano né i computer né tanto meno gli influencer, la pubblicità si faceva ancora sui media tradizionali (giornali, televisione, radio) e per proporre un oggetto o un servizio si ricorreva, soprattutto, ai testimonial. 

Altri tempi, altri uomini, altri esempi. E così può anche capitare che come in una favola, per una magica alchimia o per un miracolo di San Gennaro, il più forte giocatore della storia del calcio vada a giocare a Napoli, vinca due scudetti, una Coppa Uefa, due Coppa Italia, una Supercoppa e diventi una straordinaria, ineguagliabile e irripetibile leggenda che, dopo oltre 30 anni, si tramanda con ancora più passione e trasporto. 

E allora potremmo anche chiederci: se semplici e modeste scarpe da supermercato sono schizzate alle stelle solo perché indossate da folkloristici e bizzarri personaggi del web quanto potrebbe valere la maglia in lanetta azzurra dell’eroe argentino che ha scritto, per sempre, la storia moderna di una città, di una nazione e dello sport più praticato e amato del mondo?

Lidl, Armando Maradona

Armando Maradona

Di recente un suo ex compagno di squadra ha messo all’asta la sua camicetta a 450.000 euro, gli stessi responsabili del Museo del Manchester United dove è conservata la maglietta del “gol del Secolo” e della “mano de dios” fanno sapere che non se ne priverebbero nemmeno per un’offerta milionaria (di recente è stato rifiutato un milione e mezzo di euro). Troppo? Macché. È solo l’inizio, vedrete. Il motivo è semplice e intuitivo quanto la differenza che passa tra la cronaca e la storia, tra la roccia e la sabbia. 

Le scarpe di Lidl, infatti, appartengono alla cronaca di una società schizofrenica ed edonista che verrà presto superata e dimenticata come, del resto i suoi “simboli” che, tra qualche anno, più che in un museo avranno un posto d’onore in un buon mercato delle pulci. 

La maglietta di Maradona, al contrario, è un cimelio unico, straordinario, senza tempo, che appartiene tanto alla cultura di un popolo e di un’intera nazione quanto a quella dello sport più amato e praticato del mondo. E sì perché Maradona è il calcio. Un calcio di gioia e dolore, di polvere e di altare, di luci ed ombre come l’arte di Caravaggio, genio assoluto, popolare ed universale, proprio come Diego.