Il Conte dimezzato

Dov’è finito il premier decisionista, che andava in televisione per parlare agli italiani? Dov’è finito il Conte sempre ripreso indaffarato (e di corsa) nei filmati che il portavoce Casalino passava ai Tg? Dov’è finito il Conte che sembrava non avesse mai tempo per il Parlamento e per confrontarsi con i presidenti delle Regioni sulle misure anti-Covid?

Conte dimezzato, Giuseppe Conte

Giuseppe Conte

Quel tempo sembra archiviato. In calo di consenso un po’ in tutto il Paese, non più protetto dai sondaggi che gli assicuravano la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani, adesso “l’uomo solo al comando” deve innestare una rapida retromarcia.

L’attacco portato da Matteo Renzi in Parlamento sul Recovery Fund ha solo reso pubblico il ridimensionamento del premier. Il modo in cui il presidente del Consiglio intendeva gestirlo, affidandosi a una struttura esterna, la famosa “cabina di regia” che doveva far capo a Palazzo Chigi, non piaceva nemmeno a Zingaretti e a Di Maio.  

Non è un caso se dopo il duro intervento “politico” del leader di Italia Viva in Senato non ci sia stato un solo rappresentate della maggioranza di governo a schierarsi a fianco del capo del governo per difenderlo.

Conte dimezzato, Matteo Renzi

Matteo Renzi

A questo punto, al premier non resta altro che prendere atto del cambiamento e cercare un accordo. Cosa che ha già cominciato a fare, dichiarandosi disponibile a rivedere la “tecnostruttura” e – quindi – a modificare il sistema con cui pensava di poter gestire in solitudine i 209 miliardi di fondi europei destinati all’Italia.

Ma non è detto che l’operazione vada a buon fine. Infatti già si sentono rumors su un nuovo governo. Perché, a differenza di quello che hanno scritto alcuni commentatori dei giornali vicini a Palazzo Chigi, una caduta di Conte non porterebbe automaticamente ad elezioni anticipate. Anzi, siccome nessun partito della maggioranza intende rischiare lo scioglimento dell’attuale Parlamento un Conte ter o un nuovo presidente del Consiglio, per esempio Mario Draghi, rappresenterebbero soluzioni possibili. Anche per il capo dello Stato, nel caso in cui nessun partito chiedesse di mettere fine all’attuale legislatura.

Conte dimezzato, Matteo Salvini a una manifestazione della Lega contro Conte

Matteo Salvini a una manifestazione della Lega contro Conte

Si tratta di una situazione che il Conte dimezzato di oggi sembra aver capito, aprendo a una verifica della maggioranza. E così una nuova parola, «confronto», è entrata a far parte del suo vocabolario. «Ci confronteremo…», è necessario «un confronto all’interno della maggioranza», ha detto a botta calda a Bruxelles, appena dall’Italia gli hanno dato la notizia del duro intervento di Renzi. E «confronto» con le forze politiche, comprese quelle di opposizione, il Conte dimezzato chiede anche sugli spostamenti fissati dal suo ultimo Dcpm anti-Covid. Perché, «come doveroso», adesso Palazzo Chigi delega al Parlamento «la decisione» sulle modifiche chieste dai piccoli Comuni per la Vigilia e per Capodanno.