Riaprono i musei, luce
nel buio del Covid-19

riaprono i musei, Subleyras: Nudo Femminile

Subleyras: Nudo Femminile

Riaprono i musei. Dal “rosso” (pericolo alto), all’”arancione” (pericolo medio),al “giallo” (pericolo contenuto). Finalmente quasi tutta l’Italia da lunedì 1 febbraio è nel colore “giallo” e i musei riaprono i battenti alle persone in carne e ossa: le visite tornano in presenza fisica, non sono più limitate al virtuale, al digitale. La cultura, come tante altre attività umane, torna a respirare.

Gli spettatori potranno finalmente tornare ad ammirare i capolavori dell’arte con tutte le precauzioni anti Covid-19. Riapre i battenti a Roma anche Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.  Palazzo Barberini custodisce grandi capolavori,  come La Fornarina, uno dei quadri più celebri di Raffaello.

riaprono i musei, Passerotti: Macelleria

Passerotti: Macelleria

L’ingresso (dalle 10 alle 18) è previsto in piena sicurezza: mascherina, misurazione della febbre, gel disinfettante per le mani, distanziamento sociale tra i visitatori. La direttrice del museo Flaminia Gennari Santori è entusiasta di «riaccogliere i nostri visitatori». Ricorda il lungo periodo di chiusura e di silenzioso lavoro: «Sono stati mesi di grande malinconia, in cui però abbiamo anche lavorato molto, portando avanti la ricerca e i progetti del Museo, oltre al restauro di molte opere e nuove acquisizioni».

I visitatori, in particolare, potranno ammirare tre mostre temporanee allestite nei mesi di chiusura e aperte al pubblico solo il primo febbraio. C’è, in particolare, L’ora dello spettatore, la mostra è sulla centralità dello spettatore nella pittura tra il Cinquecento e il Settecento. Sono esposti 25 quadri provenienti anche da altri musei come la National Gallery di Londra, il Museo del Prado di Madrid, il Rijksmuseum di Amsterdam, la Galleria degli Uffizi di Firenze.

Rembrandt: Ragazza in una Cornice

In particolare i visitatori potranno ammirare tre capolavori: Macelleria di Bartolomeo Passerotti, Nudo Femminile di Schiena di Pierre Subleyras, Ragazza in una Cornice di Rembrandt van Rijn.

I musei riaperti aiutano a respirare, ad uscire di casa, a non pensare solo al lavoro e ai pericoli del Coronavirus. È un grande incentivo a recuperare fiducia nel futuro in una Italia messa in ginocchio dal dramma di quasi 90.000 morti per Covid e dal trauma delle conseguenti ripercussioni sociali della crisi economica e occupazionale. Può riprendere progressivamente quota anche il turismo dell’Italia, ricca di opere d’arte di ogni genere, una enorme risorsa quasi cancellata dalla pandemia.

È una grande occasione di rinascita soprattutto per Roma, flagellata dalla crisi come le altre città d’arte, con il quasi azzeramento del turismo. Le sovvenzioni ai musei statali e non sono insufficienti ad assicurare investimenti e occupazione se le attività restano chiuse. Alberto Sordi diceva: «Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi». Il geniale attore romano aveva visto la città eterna nella tragedia della Seconda guerra mondiale, ma il «grande museo» era riuscito a superare quella catastrofe.Adesso Roma e l’Italia riusciranno a uscire anche dal tunnel buio del Covid.