Le brutte sorprese non mancano. Ora occorre fare i conti anche con le varianti del Covid-19. Circa 300-400 morti e 10.000 nuovi contagiati al giorno. Il Coronavirus arretra ma non scompare. Fortunatamente, però, siamo lontani dalle punte di 900 decessi e 40.000 nuovi infetti al giorno. Comunque la pandemia continua a incutere paura. Sono oltre 91.500 i morti in un anno, dall’emergere del terribile virus nel febbraio 2020.
Medici in un reparto di terapia intensiva
Gli italiani temono per la vita e per il posto di lavoro, molti sono disoccupati o rischiano presto di diventarlo. Non a caso Mario Draghi all’inizio delle sue consultazioni sulla crisi di governo ha annunciato un obiettivo prioritario: «Vincere la pandemia». Il presidente del Consiglio incaricato cerca di rassicurare il paese sconvolto.
Giornali e televisioni snocciolano ancora cifre drammatiche, anche se in miglioramento: 19.000 ricoverati per Coronavirus, 2.100 malati gravi in terapia intensiva, 400.000 persone in isolamento domiciliare.
Le speranze di vittoria sono riposte nei vaccini: gli americani Pfizer, Moderna (già in distribuzione), Johnson&Johnson (in arrivo); il britannico AstraZeneca (presto a disposizione); gli italiani ReiThera e Takis (disponibili a fine anno); il russo Sputnik (prenotato dall’Ungheria); i cinesi Sinopharm (da mesi utilizzato da Pechino) e Sinovac (a breve disponibile).
Dosi di vaccino anti Covid-19
Cala la paura ma aumentano le ansie. Ci sono delle riduzioni, dei tagli nelle consegne. Le dosi di vaccino non bastano. Le domande fioccano: quando e come vaccinarsi? Non si sa. L’unica certezza è la vaccinazione prioritaria dei medici e del personale sanitario in prima linea contro l’infezione. La fine della pandemia? È il buio. Il governo Conte due in un primo tempo aveva previsto l’immunità di gregge entro settembre con la vaccinazione del 70% della popolazione. Poi la scadenza è slittata a fine 2021. Quindi è arrivata la crisi di governo a fine gennaio.
Le “varianti” del virus fanno salire l’ansia. La variante Covid inglese, sudafricana e brasiliana sono molto più contagiose. Ci sarebbero perfino delle varianti venete. I vaccini sono efficaci contro le varianti? Per qualche esperto sì e per altri meno (e poi dipende dal tipo di vaccino). Per alcuni virologi dei vaccini sono efficaci invece altri meno. Non solo. Dei vaccini vanno bene per tutti, altri non andrebbero somministrati alle persone anziane con oltre 65 anni di età. Le cure per i malati? Sono adoperati gli antivirali ma la terapia più efficace sarebbe quella degli anticorpi monoclonali. Il ministro della Salute Speranza ha dato il via libera alla distribuzione in Italia.