Mausoleo di Augusto
tomba, teatro, museo

Mausoleo di Augusto, Il Mausoleo di Augusto visto dall'alto

Il Mausoleo di Augusto visto dall’alto

Il Pantheon, il Mausoleo di Augusto e l’Ara Pacis. Lo spettacolare “triangolo augusteo” di Roma si è ricomposto. Lo scorso primo marzo ha riaperto le porte al pubblico il Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare del mondo antico.

I lavori di restauro sono stati lunghi, ma alla fine i turisti e i romani (grazie anche alle risorse stanziate dalla Fondazione Tim) potranno tornare a visitare l’imponente opera architettonica chiusa dal 2007 fino allo scorso mese di febbraio. Cesare Ottaviano Augusto, il fondatore dell’Impero Romano, fece costruire per sé e per la sua famiglia l’enorme struttura. La fece edificare nel Campo Marzio, vicino al Pantheon e all’Ara Pacis, le tre magnifiche opere avevano un preciso significato politico: magnificare la sua azione di pacificazione e di costruzione dell’Impero dopo un secolo di guerre civili nella tarda fase della Repubblica.

Mausoleo, Visita guidata al Mausoleo di Augusto

Visita guidata al Mausoleo di Augusto

Il simbolismo politico e culturale era forte. Il Pantheon, il tempio di tutti gli dei, rappresentava l’universalità dell’Impero Romano. L’Ara Pacis simboleggiava la “pax romana” donata all’Urbe dal figlio adottivo di Gaio Giulio Cesare. Il Mausoleo di Augusto era quasi la deificazione del primo imperatore della città eterna.

Ma il sepolcro non portò bene a Ottaviano e alla dinastia giulio-claudia. La sua famiglia fu funestata da molti lutti, come le morti precoci di Marco Claudio Marcello e Giulio Cesare Germanico, i giovani nipoti ricchi di qualità indicati da molti come i possibili successori. Il grandioso sepolcro è stato gravemente colpito e deturpato da secoli di invasioni, saccheggi e guerre. È per molti “la maledizione di Augusto”.

Mausoleo di Augusto, Mausoleo di Augusto visto dal retro

Mausoleo di Augusto visto dal retro

Comunque il Mausoleo è stato riaperto al pubblico dopo ben 14 anni di lavori. Virginia Raggi ha commentato soddisfatta: è «un gioiello del patrimonio storico dell’umanità che restituiamo al mondo intero dopo tanti anni di chiusura». La sindaca di Roma ha ricordato la tragedia del Coronavirus: la riapertura ai visitatori è «il simbolo importante di una ripartenza per la città e per il Paese». La città eterna «valorizza il suo passato, per guardare al futuro insieme ai cittadini».

Il Mausoleo ha cambiato spesso faccia in duemila anni: è stato un sepolcro imperiale nell’antichità classica, una fortezza nel Medioevo, una vigna nel Rinascimento, un teatro nei primi anni del ‘Novecento, una restaurata vestigie romana dall’epoca fascista. Adesso è tornato ad essere una testimonianza architettonica dell’antica Roma e un museo. Potrà essere visitato gratuitamente da tutti fino al 21 aprile, giorno in cui si celebra il “Natale” di Roma.