34% dei voti nelle elezioni europee del 2019, 23% negli ultimi sondaggi. Forse si chiama anche Lombardia il crollo dei consensi della Lega. La regione più ricca e sviluppata d’Italia, la culla del Carroccio fondato da Umberto Bossi, è fonte di mille problemi per Matteo Salvini.
La Lega è sempre il primo partito italiano tuttavia ha perso una marea di simpatie e consensi nell’ultimo anno. Probabilmente pesano gli “errori” commessi da Salvini (lui stesso lo ha riconosciuto) come l’eccessivo populismo. Così il sovranista Salvini a febbraio, con un repentino dietrofront, ha accettato di entrare nel governo tecnico-politico dell’europeista Draghi. Ha prevalso la linea riformista-moderata di Giorgetti, poi divenuto ministro leghista dello Sviluppo economico.
Il Capitano ha così dato una risposta alla rivolta dei leghisti del Nord, in nome dei ceti produttivi, che chiedevano e chiedono risposte concrete all’emergenza sanitaria ed economica causata dal Covid-19. Ma adesso Salvini deve dare una risposta anche agli errori del Carroccio in Lombardia. La regione amministrata dal governatore Attilio Fontana, un uomo molto vicino a Salvini, è la più martoriata d’Italia: in un anno di pandemia ha accusato 30.000 morti, quasi il 30% di quelli di tutta la penisola.
L’ultimo “inciampo” c’è stato nella distribuzione dei vaccini anti Coronavirus in Lombardia. Fontana ha cambiato i vertici di Area, la società della regione che si occupa delle prenotazioni, per dei gravi disservizi. Il segretario della Lega ha battuto le mani alla decisione: «Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere». Ha cercato di rassicurare i lombardi: «L’obiettivo è correre. Entro la settimana dovrebbe arrivare Poste».
I lombardi sono persone attive, laboriose. Nelle elezioni regionali del 2018 il 30% dei voti è andato alla Lega e Fontana è stato eletto presidente della giunta. Fu la conferma del primato del Carroccio nella ricca Lombardia, ma adesso quel grande consenso potrebbe svanire. La Lombardia rischia di zavorrare Salvini.