Le fontane di Roma sono ambite. Prima il bagno nella fontana di piazza Colonna, poi il bagno nella fontana di piazza Navona. Roma in pochi giorni, a fine giugno, ha visto e patito di tutto. Prima una ventenne argentina ha fatto un bagno completamente nuda nella fontana di piazza Colonna, poi cinque giovani turisti europei si sono tuffati (chi vestito chi col costume) nella fontana di piazza Navona.
Per i singolari bagni sono state scelte due tra le più belle fontane monumentali della capitale, due straordinarie meraviglie dell’arte. Con grande disinvoltura, verso le 2 di notte, cinque ragazzi tra i venti e i trenta anni si sono immersi nella Fontana dei Quattro Fiumi, uno dei capolavori di Gianlorenzo Bernini. Tra grida di entusiasmo e di gioia i cinque giovani hanno inaugurato un nuovo filone: il bagno di gruppo nelle fontane storiche di Roma. Per un po’ il bagno è andato avanti senza problemi, poi si è concluso con una multa comminata dalla polizia.
Qualche giorno prima la capitale ha vissuto una impresa ben più audace: una longilinea ragazza argentina si è tuffata completamente nuda e in pieno giorno nella fontana di piazza Colonna. L’opera rinascimentale di Giacomo Della Porta è collocata proprio davanti Palazzo Chigi, la sede della presidenza del Consiglio dei ministri, una delle zone più sorvegliate della città da poliziotti, carabinieri e polizia municipale. Eppure la ragazza è riuscita ad eludere ogni controllo e a nuotare nella grande vasca di travertino alimentata dalle condotte dell’Acqua Vergine. Poi sono arrivati degli agenti della polizia e il bagno è stato interrotto.
L’immersione estiva nelle fontane storiche di Roma è una piaga-tormentone, un rito che si ripete da anni a Roma. Le vasche più gettonate sono a piazza di Trevi, piazza Navona, piazza di Spagna, al Gianicolo. Quest’anno si è aggiunta alla lista anche la fontana di Giacomo Della Porta.
Anche questo giugno ha portato un caldo forte a Roma, il termometro ha superato i 30 gradi e l’afa ha imperversato. Ma certamente non è stato il caldo torrido di luglio e di agosto quando la temperatura soffocante sale anche a oltre 40 gradi e l’afa rende l’aria irrespirabile. Eppure è già scattata la corsa ad immergersi nell’acqua fresca delle splendide vasche storiche di Roma. Quattro anni fa fece scalpore l’impresa di Manolo. Nell’aprile del 2017 un atletico ragazzo esteticamente inappuntabile si spogliò e fece il bagno nudo in pieno giorno nella Fontana di Trevi. Tra gli applausi e le urla di incitamento di centinaia di turiste entusiaste solcò la vasca della fontana nuotando a rana. Poi intervennero i vigili urbani e troncarono la stravagante esibizione.
L’esempio fece scuola. L’anno dopo una donna senza fissa dimora originaria di Siena si immerse nuda in pieno giorno nella fontana di piazza Navona. I turisti presenti restarono sbigottiti per la doppia audacia: non solo era completamente nuda ma il bagno avvenne a gennaio, in pieno inverno del 2018.
I motivi del bagno nelle fontane di Roma sono diversi. Fa premio l’esuberanza giovanile, le menti accaldate, il narcisismo, la spinta alla trasgressione delle regole. Forse c’è anche un’ispirazione culturale: la voglia di emulare il bagno notturno di Anita Ekberg e di Marcello Mastroianni in una scena della “Dolce Vita”, uno dei film capolavoro di Federico Fellini.
Tuttavia questa volta forse c’è un motivo in più: la sete di libertà. Il Coronavirus per quasi un anno e mezzo ha provocato lutti enormi, ha paralizzato le attività economiche, ha troncato le relazioni sociali, ha costretto al “distanziamento” giovani ed anziani. Anzi, molti sono stati costretti dal virus alla quarantena e all’isolamento. Con la riduzione dei morti e dei contagiati i governi, pur mantenendo alcune misure di sicurezza sanitaria, hanno riaperto tutte le attività compreso il turismo. Di qui l’esplosione della voglia di libertà, di “normalità”. La voglia di libertà e di “normalità” emerge soprattutto nei ragazzi. Anche per questo, forse, si spiegano i bagni di quest’anno nelle fontane di Roma.
Certo è molto più civile fare il bagno a casa, in piscina e al mare. Se poi un luogo pubblico è affollato, allora è meglio essere prudenti ed usare la mascherina. Il Covid-19 è sempre in agguato e la variante indiana, ora chiamata Delta e Delta plus, è ancora più temibile. Comunque ci vuole rispetto per gli altri e per Roma. Alberto Sordi diceva: «Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma…È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi».