Ci sono i libri, i loro contenuti. E c’è “Il volto dei libri”, le copertine dei volumi. Con i libri si trasmette e si comunica l’universo della vita dell’uomo. Sono scritti attestati di fede, storia, cultura, saperi, emozioni, Ci sono i libri importantissimi che hanno fatto la storia dell’uomo occidentale: la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea, la Divina Commedia, l’Elogio della Follia, il Capitale.
Ci sono libri politici, saggi economici e sociali, volumi scientifici, pubblicazioni sul riutilizzo urbano di edifici industriali dismessi, guide sui misteri delle città. Ci sono romanzi di tutti i tipi. E ci sono copertine che già visivamente colpiscono e ipnotizzano i lettori prima della stessa apertura del libro.
Il volto dei libri – Libri da vedere è una mostra dedicata alle copertine, al loro impatto visivo che fa contenuto. Il volto dei libri si svolge al Castello di Santa Severa dal 24 luglio al 19 settembre. È una mostra, a cura di Giuseppe Garrera e Igor Patruno, su 70 anni di copertine di libri editi in Italia. Sono copertine di tutti i tipi: realizzate da grandi artisti, immaginate da raffinati pubblicitari, fortemente volute da grandi scrittori.
È una storia, precisa un comunicato stampa, «del potere e della bellezza delle copertine» sui libri editi dagli editori italiani dal 1950 ad oggi.
«La mostra – spiega Giuseppe Garrera – deve rendere un’esposizione di libri, per paradosso, una quadreria: dunque il volto dei libri, libri da vedere e non da leggere, ma che già alla vista dicono, esprimono, commuovono. Tutto il materiale proviene dalla mia collezione privata e da un rapporto idolatrico con il libro (tra i miei sogni c’è quello assurdo di fare, un domani, una mostra sul profumo dei libri, delle carte e delle edizioni). In molti casi si tratta di scoperte e ritrovamenti». Lo storico dell’arte sottolinea la rarità delle copertine esposte: «Ovviamente in mostra sono esposte tutte copie originali, prime edizioni, ristampe perdute e cioè le prime incarnazioni che un libro ha avuto, divenendo, con la stampa, carne ed ossa».