Conduttura rotta a via Gregorio VII. L’incubo per ora è accantonato, ma resta sullo sfondo. Saltano continuamente le tubature dell’acqua. Ora il caos è scoppiato nel tratto tra via di San Silverio e via dell’Argilla. Traffico in tilt e chiusa parzialmente l’acqua potabile in alcune case tra domenica 12 e lunedì 13 settembre. In via Gregorio VII a Roma c’è stata una ennesima rottura di una condotta dell’acqua. Periodicamente si verifica un guasto più o meno grave con le solite conseguenze pesanti: qualche isolato con i rubinetti all’asciutto e la strada di grande scorrimento chiusa al traffico per consentire i lavori di riparazione del danno.
Questa volta l’acqua è fuoriuscita come un torrente dall’asfalto allagando l’ultimo tratto di via Gregorio VII, quello a due passi dal Vaticano. Sono intervenuti gli agenti di Roma Capitale e i tecnici dell’Acea, l’azienda comunale per la fornitura di acqua, corrente elettrica e gas. È stato chiuso al traffico un lungo tratto della corsia preferenziale centrale riservata agli autobus e ai taxi più la sezione della carreggiata tra via di San Silverio e via dell’Argilla (due strade soffocate per il cantiere aperto da anni per la ricostruzione dei box abbattuti del mercato rionale).
La sera di domenica 12 settembre si è rotta la conduttura. Lunedì 13 settembre è stata una “giornata no” per il quartiere Aurelio. Le auto, in arrivo da fuori Roma e dirette verso San Pietro e il centro della città, sono state costrette ad effettuare una tortuosa deviazione tra le strade interne, evitando la zona dei lavori, per poi tornare su via Gregorio VII. È stata una “giornata no” proprio nel giorno della riapertura delle scuole dopo le vacanze estive. È stato un brutto colpo per i romani e, in particolare, per studenti, genitori e insegnanti del quartiere Aurelio già alle prese con le nuove misure anti Covid.
L’Acea Ato2 è intervenuta per la conduttura rotta a via Gregorio VII «non appena ricevuta la segnalazione» del guasto. Un comunicato stampa dell’azienda ha precisato: «I tecnici hanno effettuato la manovra di chiusura del flusso idrico e iniziato le operazioni di riparazione in coordinamento con i Vigili del Fuoco. Il guasto risulta circoscritto ed il completamento dei lavori è previsto in serata». L’Acea ha mantenuto l’impegno: ha riparato rapidamente il danno e da martedì è ripresa regolarmente la circolazione degli autobus su via Gregorio VII ma le auto sono ancora costrette alla tortuosa deviazione per le strade interne.
Da una decina di anni saltano i tubi dell’acqua a via Gregorio VII, con una frequenza sempre più accentuata. Si rompono le condotte e i tubi dell’acqua potabile. L’ultima volta è successo appena un anno fa. Alle volte esce dai tubi rotti un fiume d’acqua, con una forza talmente dirompente, da causare dei veri crateri nell’asfalto della strada con chiusure durate settimane o mesi. Non si tratta di una via qualsiasi: è una delle strade più importanti della capitale, convoglia le auto che entrano a Roma dalla via Aurelia dirette verso San Pietro e il centro storico della città eterna. Ogni volta l’Acea aggiusta il guasto, ma riparato in un punto qualche tempo dopo scoppia un altro danno in un altro punto della rete idrica collocata nel lungo percorso di via Gregorio VII.
Forse sarebbe ora di una azione di manutenzione più profonda. Forse le tubazioni che corrono sotto via Gregorio VII sono troppo vecchie e logore. Forse il comune di Roma e l’Acea si dovrebbero porre il problema di un intervento di risanamento radicale. Del resto è noto il nefasto dato: la rete idrica del Campidoglio perde oltre il 40% della preziosa acqua potabile trasportata a causa delle condutture colabrodo.