In Germania e in Italia i partiti al governo stanno con il fiato sospeso in attesa dei risultati elettorali. Sondaggi alla mano, temono di pagare a caro prezzo le incertezze e le contraddizioni mostrate in tempi di pandemia. Si tratta di una malattia comune a mezza Europa. Un male che in Francia sta addirittura spingendo Macron fuori dall’Eliseo.
Se poi i partiti al governo appartengono alla sinistra riformista, la preoccupazione diventa anche maggiore, visto che spesso la loro identità politica appare troppo sbiadita e in contrasto con l’aumento delle disuguaglianze. Lo ha appena sottolineato anche Romano Prodi, che ha accusato il Pd di aver «dimenticato i diritti sociali».
Ma in Europa c’è un partito di sinistra che sta al governo e non teme le elezioni amministrative di domenica prossima. Si tratta del PS di Antonio Costa, leader che – guarda caso – ha sempre sottolineato l’identità di sinistra del socialismo portoghese. E ha appena concluso la sua ultima campagna elettorale a Matosinhos (comune a due passi da Porto) con un durissimo attacco alla Galp (una grande compagnia petrolifera portoghese).
L’azienda, che ha chiuso la locale raffineria per concentrare le attività a Sines, ha rifiutato di accollarsi le spese di formazione per la riconversione del personale in esubero. E per questo il premier – alla vigilia del rinnovo della Camera municipale – ha promesso di darle una “lezione”.
Il leader socialista non ha usato giri di parole: «Galp ha rivelato una totale insensibilità sociale scegliendo il 20 dicembre, cinque giorni prima di Natale, per annunciare ai suoi 1600 lavoratori che avrebbe chiuso la raffineria… Galp rappresenta un esempio di tutto ciò che non dovrebbe essere fatto da un’azienda responsabile…».
A questo punto è arrivato l’annuncio della “lezione esemplare”. Ecco il passaggio: «Siamo di fronte a un’azienda di grandi dimensioni che non ha mostrato la minima consapevolezza nei confronti del territorio in cui si trova, dove lascia un’enorme responsabilità ambientale e un suolo contaminato…». Adesso «deve dire alla Camera municipale e allo Stato cosa intende fare dopo aver chiuso quella raffineria qui a Matosinhos…».
L’avviso ha ovviamente scatenato l’opposizione di centrodestra, che ha accusato il premier di “cinismo, ipocrisia, radicalismo”, ricordando che il governo ha avuto «varie occasioni per fermare i licenziamenti della raffineria».
Replica di Costa: «La lezione alla Galp è difendere chi è stato licenziato». Ancora una conferma di quella identità politica di sinistra che lo ha premiato in tutte le ultime elezioni, portando il PS a un passo dalla maggioranza assoluta in Parlamento.
Secondo i sondaggi, anche in questo turno di amministrative dovrebbe confermare il primato del 2017, quando il partito conquistò Lisbona e altri 158 comuni. Esattamente il doppio del principale partito di opposizione, il PSD, il cui presidente, Riu Rio, adesso rischia la poltrona.