Moda a Milano,
belli e in presenza

Prada, Versace, Fendi, Salvatore Ferragamo, Alberta Ferretti, Dolce & Gabbana, Etro, Missoni, Tod’s. Sono solo alcuni dei nomi più prestigiosi della Moda italiana presenti a Milano (21-27 settembre) con le nuove collezioni Donna Primavera-Estate 2022. Debuttano invece per la prima volta con una sfilata MM6 Maison Margiela, Luisa Spagnoli, Hui, Vitelli, Joy Meribe e Maison Alvine Demanou. Gucci si presenta con un “evento speciale”.

Capasa, Carlo Capasa

Carlo Capasa

L’estate sta finendo e già pensiamo alla prossima, la Moda è così, deve anticipare i tempi e già questo ci fa pensare con maggiore ottimismo al futuro. L’autunno è alle porte, ci attende un lungo inverno carico di incognite: il Covid e le varianti, la terza dose forse solo per i più fragili, o anche per tutti, chi può dirlo, e poi il green pass e il super green pass, o la vaccinazione obbligatoria per tutti, e gli studenti in presenza, e anche tutti noi in presenza, speriamo, al lavoro, nei convegni, al cinema, nei teatri, chissà?

Ma intanto godiamoci le sfilate in presenza, che sono segno di energia e vitalità post- pandemica, e le nuove proposte. Scopriamo i nuovi colori e le tendenze che gli stilisti ci propongono per la prossima stagione estiva, dai pantaloni a vita alta con giacche sartoriali, ai lunghi caftani variopinti, dalle gonne micro ai gonnelloni e agli abiti sottoveste, e sogniamo ad occhi aperti di tornare all’amato mare che abbiamo da poco lasciato, con il costume nuovo, i sandali che non potremo non avere per essere all’altezza della situazione e la gioia di lasciarci di nuovo alle spalle il virus, l’influenza stagionale, i vaccini e le polemiche di rito. 

Capasa, Un momento della sfilata MM6 Maison Margiela AI 2021

Un momento della sfilata MM6 Maison Margiela AI 2021

Sembra frivolo? Non lo è. Siamo grandi nel mondo per la nostra moda.
Il presidente della Camera di commercio della Moda, Carlo Capasa, racconta la grande ripresa della filiera “sostenibile e tracciabile” e afferma: «L’export cresce a due cifre verso tutti i paesi, abbiamo perso, nel 2020, 24 miliardi di fatturato, siamo la seconda industria italiana, ne facevamo 100 nel 2019. Nel 2021 stiamo recuperando i due terzi di questi 24 miliardi, grazie al ritorno alla normalità…Speriamo che nel 2022 il recupero diventi totale». Già, la normalità. Grazie al “green pass”, secondo Capasa, questo è possibile, «è un ritorno alla vita» esclama. E infatti sono tantissimi gli eventi in presenza: 65 sfilate di cui 42 in presenza e 23 digitali, presentazioni ed eventi per un totale di 173 appuntamenti. E inoltre tutto il calendario trasmesso in diretta streaming sul sito ufficiale di Camera della Moda e su un maxischermo in piazza San Babila. L’anno scorso tutte le sfilate furono invece on line. «Una straordinaria iniezione di creatività, energia e apertura verso il mondo» ha detto il sindaco Giuseppe Sala, alla presentazione ufficiale del calendario di settembre 2022.

I dati sull’export sono incoraggianti, 36 milioni di cinesi, bloccati dalla pandemia, seguono comunque in streaming. Il fatturato di esportazioni verso la Cina è al 92% in più rispetto allo scorso anno. Produciamo il 70% dei prodotti di alta qualità, e rappresentiamo l’eccellenza nel mondo. «C’è un ritorno a produrre in Italia- è ancora Capasa a parlare – dovuta a un forte apprezzamento della qualità italiana in funzione della sostenibilità».

Una modella sfila a Milano

I consumatori sono infatti e per fortuna sempre più consapevoli. Non ci si accontenta più soltanto di capi belli da indossare, ma si vuole conoscere come tali capi vengono prodotti, senza provocare ulteriori danni all’ambiente, e soprattutto rispettando le condizioni dei lavoratori del settore troppo spesso sfruttati e in condizione di miseria estrema.

E questa è proprio la nuova grande scommessa della moda italiana: una filiera tracciabile che faccia attenzione anche al pianeta e che punti quindi a modernizzare le aziende e molti processi produttivi, dando sostegno ai giovani designer e ricercando talenti emergenti.