Non solo l’Italia è terra di approdo per disperati che lasciano i loro paesi piagati da guerre, fame, miseria, e cercano/chiedono fortuna nella ricca Europa. Sbarcano anche in Spagna, in Grecia, ovunque sia loro possibile.
La Grecia da tempo immemorabile chiede aiuto e non parole di solidarietà. Stanchi, hanno deciso di concedere senza andare troppo per il sottile lo status di rifugiati. In questo modo hanno libera circolazione nei paesi dell’Unione; e raggiungono le mete che si sono prefissi all’inizio del loro penoso viaggio: soprattutto Francia e Germania.
Parigi e Berlino hanno capito l’antifona: si sono attivati per concedere il diritto di realizzare un “muro” sul confine tra Grecia e Turchia, e stanziato i fondi necessari.
È una “lezione” amara quella che viene da Atene. Per i “muri” che sorgono e sorgeranno; perché al di là del “muro” non si sa e non si vuole vedere.