Cassonetti strapieni, sacchetti di rifiuti sparsi sui marciapiedi, strade che sembrano discariche a cielo aperto. Roma continua ad essere sommersa dalla ‘monnezza. Nonostante le promesse del sindaco Gualtieri, sembra di essere ancora ai tempi in cui a comandare in Campidoglio c’era Virginia Raggi.
Se poi piove, e a dicembre avviene spesso, le strade, dissestate e piene di buche, si allagano. Allora migliaia di caditoie senza manutenzione vengono tappate dalle foglie e dai rifiuti trasportati dall’acqua. E la capitale si presenta a residenti e turisti in tutto il suo incredibile degrado.
Già, ma che fine hanno fatto i famosi 60 giorni di “pulizia straordinaria” promessi dal sindaco Pd il 2 novembre, per rendere la “città eterna” presentabile alla vigilia delle festività di fine anno? Mistero. Natale è alle porte e la monnezza è ancora dappertutto. Segno che il famoso piano da 40 milioni di euro non sta funzionando.
Tocca a Sabrina Alfonsi, la nuova assessora all’Ambiente sdrammatizzare. Lo fa con una lunga intervista a Roma Today: «Siamo assolutamente tranquilli per il periodo delle feste…». Sarà! Resta il fatto che i primi passi della nuova amministrazione capitolina per affrontare la grande emergenza rifiuti non sembrano incoraggianti. Dall’incredibile
accordo siglato dall’Ama con i sindacati per il famoso bonus ai netturbini che non avrebbero fatto assenze nel periodo natalizio, alle nomine ai vertici della municipalizzata, all’assenza di un piano industriale per l’intero ciclo dei rifiuti: raccolta, smaltimento, trattamento.
Dalle generiche parole della Alfonsi sembra poi di capire che il Campidoglio è in alto mare. Siamo ancora ai «nuovi modelli di raccolta» e alla «riorganizzazione interna dell’Ama». Quanto alla discarica, si dovrà farla, ma intanto – ci tiene a sottolineare l’assessora – bisognerà chiamarla in un altro modo, perché non avrà «nulla a che vedere con le discariche di una volta, quelle tipo Malagrotta…».
E fin qui si può anche capire la cautela della nuova amministrazione, visto il can can che si scatena ogni volta che si comincia a parlare di un sito per la ‘monnezza. Ma la cosa che preoccupa è che di questo fantomatico impianto non si sa ancora nulla. Né dove, né come, né quando nascerà…