Covid-19. E poi: varianti Covid. Le più pericolose: variante Alfa, Beta, Gamma, Delta, Lambda, Omicron. Due anni di incubo. Nel dicembre 2019 emersero i primi casi ufficiali di Covid-19 a Wuhan, in Cina. Poi il Coronavirus si allargò a macchia d’olio in tutto il mondo.
Non solo. Il virus emerso in Cina mutò in migliaia di varianti Covid diverse. Le sei più pericolose, diffusesi nei diversi continenti, sono state battezzate con i nomi dell’alfabeto greco: Alfa (prima segnalazione nel Regno Unito), Beta (Sudafrica), Gamma (Brasile), Delta (India), Lambda (Perù), Omicron (Sudafrica).
«È più o meno come una febbre…». Qualcuno all’inizio, come Donald Trump e Boris Johnson, minimizzò l’impatto funesto del Covid. Ma sia l’ex presidente statunitense sia il primo ministro britannico si ammalarono gravemente. Quando uscirono dall’ospedale salvando la vita, furono costretti a un brusco ripensamento sulla pericolosità della pandemia.
L’imponente e macabro impatto delle cifre già dice tutto: in due anni il Covid ha causato oltre 3.500.000 morti e quasi 300.000.000 di contagiati in tutto il mondo. Stati Uniti, India, Brasile, Regno Unito e Russia hanno pagato il prezzo più alto.
L’Italia è stato ed è uno dei paesi più colpiti: oltre 137.000 morti e più di 6.000.000 di infettati dal febbraio 2020, quando a Codogno, in Lombardia, si scoprì il primo caso di Covid. L’uragano del virus a fine dicembre è stato impressionante: quasi 150.000 nuovi contagiati al giorno e più di 150 decessi, quasi 800.000 “positivi” bloccati a casa. Tutta l’Europa è sotto scacco: il Regno Unito prepara ospedali da campo, in Germania le partite di calcio si giocano senza pubblico negli stadi.
La vita sociale è stata ed è stravolta. Abbiamo conosciuto misure di sicurezza impensabili: le mascherine, i guanti, il distanziamento sociale per cercare di contenere i contagi, il green pass rafforzato per accedere nei locali chiusi. Abbiamo subito limitazioni impensabili alla libertà di movimento. Gli italiani, come del resto gli abitanti degli altri paesi del mondo, sono stati confinati per mesi in casa per spezzare la catena delle infezioni. I danni all’economia e all’occupazione sono stati e sono enormi (per le vacanze di fine anno sono fioccate di nuovo le disdette nel turismo). Sono state bloccate per mesi tutte le attività economiche non essenziali (tranne industrie e negozi di alimentari, case di medicinali e farmacie) per contenere la pandemia.
Abbiamo respirato con la scoperta e l’arrivo dei vaccini anti Covid. Siamo tornati ad uscire di casa, abbiamo levato le mascherine all’aperto, sono ripresi gli incontri con i parenti e gli amici, siamo andati in vacanza. Hanno riaperto ristoranti, cinema, musei, stadi, fabbriche.
Ora però siamo ripiombati nell’incubo. Aumentano di nuovo i morti, i “positivi”, i reparti di terapia intensiva degli ospedali sono intasati di malati. Muoiono le persone non vaccinate e si ammalano anche dei soggetti immunizzati. Usciamo di nuovo con apprensione e paura da casa.
Il motivo? Gli esperti danno la colpa alle varianti Delta e Omicron: sono molto più contagiose e pericolose e hanno praticamente soppiantato le precedenti modificazioni del virus. Se non ci fossero stati i vaccini, dicono i virologi, ci sarebbe una ecatombe colossale. Le speranze le riponiamo nella scienza: occorrono nuovi vaccini adatti a fronteggiare efficacemente la variante Delta e Omicron.
Nell’attesa prosegue l’incubo. La paura di andare al lavoro, di vedere i genitori, di incontrare gli amici, di fare la spesa in un supermercato affollato.
Le brutte sorprese sono terribili: la variante Omicron buca lo scudo di due dosi di vaccino. La testa bolle anche per informazioni contrastanti. Fioccano nella testa le domande: le mascherine bastano a scongiurare il contagio? Basta un metro di distanza da una persona per evitare l’infezione oppure no? Come si fa a calcolare un autobus troppo pieno, a occhio? Viene in mente il caso del vaccino AstraZeneca: in maniera contraddittoria è stato utilizzato, in tempi diversi, solo per i giovani o solo per gli anziani. Già, AstraZeneca. Che fine ha fatto il vaccino inglese? Perché la terza dose si fa solo con gli americani Pfizer o Moderna?
La speranza di riavere una vita serena va riposta nei nuovi vaccini anti varianti Delta e Omicron. Ma vanno distribuiti anche nei paesi poveri altrimenti tutto sarà inutile. Continueremo a patire due enormi problemi. Il primo è etico: ancora una volta pagano soprattutto i più poveri. Il secondo problema è l’autolesionismo dei paesi avanzati: le varianti Covid nate nelle nazioni più povere e poco vaccinate “emigrano” velocemente verso i paesi sviluppati. Speriamo di aver imparato la lezione.