Voto anticipato Portogallo,
prevista vittoria socialista

Secondo i sondaggi, il Partito Socialista di Antonio Costa si prepara a vincere agevolmente le elezioni politiche portoghesi del 30 gennaio prossimo. Le ultime rilevazioni assegnano al PS il primato con il 37-39%, seguito a distanza di sicurezza (30-33%) dal PSD, la destra socialdemocratica guidata da Rui Rio.

Elezioni politiche portoghesi, Il presidente del Psd Rui Rio

Il presidente del Psd Rui Rio

Nella disputa per il terzo posto, Il Bloco de Esquerda, tra il cinque e il sei per cento, è il partito che subisce il calo maggiore rispetto al 2019. Stessa percentuale per Chega, il  partito di estrema destra che invece registra l’incremento massimo.

Se le previsioni saranno rispettate, i socialisti resterebbero vicini alla maggioranza assoluta, che è poi l’obiettivo sempre dichiarato da Costa in campagna elettorale, ma – soprattutto – la grande posta in gioco di questo voto anticipato. Un obiettivo già mancato per poco alle politiche del 2019, quando 20 seggi in più non bastarono per assicurare all’esecutivo PS l’autosufficienza dai voti di BE e PCP.

Per capire questa complicata vicenda, bisogna fare un passo indietro e andare al 2016, quando il PSD vince le elezioni ma non ha i numeri per governare da solo. A quel punto Antonio Costa, da poco diventato segretario del Partito Socialista, invece di piegarsi alla “grande coalizione” con la destra socialdemocratica, riesce a convincere un riluttante capo dello Stato a lasciargli tentare una scommessa. Mettere in piedi un governo socialista di minoranza, con il sostegno esterno del Partito Comunista e della sinistra radicale (Bloco de Esquerda) euroscettica e anti-euro. Un azzardo.

Elezioni politiche portoghesi, Il premier socialista portoghese Antonio Costa

Il premier socialista portoghese Antonio Costa

In Portogallo questa inedita alleanza viene subito definita “geringonça”, parola intraducibile in italiano, ma che significa più o meno “accozzaglia”, a conferma dello scetticismo generale sulla tenuta del nuovo esecutivo. Invece l’operazione funziona e il premier riesce ad arrivare a fine legislatura con buoni risultati economici e tenendo a bada gli scomodi alleati.

Ma siccome il Portogallo continua a crescere sopra la media europea, vinte le politiche del 2019, dichiara finita l’alleanza formale con la sinistra radicale e decide di andarsi a cercare di volta in volta i pochi voti che gli mancano in Parlamento. Una partita rischiosa che spingerà i giocatori alla sinistra del tavolo ad alzare continuamente la posta. E l’occasione migliore è la legge annuale di bilancio. La prima passa grazie all’astensione del Pc, che neutralizza il voto contro del Bloco. Ma per la seconda, il miracolo non si ripete. A ottobre 2021 la proposta di bilancio previsionale pubblico presentata dal governo non ottiene la maggioranza dei voti parlamentari.

Ma se è vero che la fine dell’ultima legislatura è dipesa dal voto contrario sul Bilancio dei deputati comunisti e del Bloco de Esquerda, è altrettanto vero che il premier Costa ha fatto poco o nulla per evitare la bocciatura in aula e – di conseguenza – le elezioni anticipate.

Elezioni politiche portoghesi, Il leader populista di Chega Andrè Ventura

Il leader populista di Chega Andrè Ventura

Avrebbe potuto mediare, accettando qualche modifica del Bilancio. Invece ha scelto l’occasione offertagli dall’intransigenza della sinistra radicale per inchiodarla all’accusa di irresponsabilità e per cercare d’indebolirla elettoralmente rendendola marginale. E così ha fatto saltare il banco puntando tutto sul ritorno alle urne.

Per provare a conquistare l’agognata maggioranza assoluta che gli consentirebbe di non dipendere più dai voti parlamentari alla sinistra del PS. Intanto per tutta la campagna elettorale ha continuato a marcare la differenza tra il partito socialista e quello socialdemocratico guidato da Rui Rio, che – nel corso di un faccia a faccia televisivo seguito da tre milioni di telespettatori (un elettore portoghese su due) – ha definito, facendolo imbestialire, un “uomo di destra”, che si fa “condizionare” dal populista André Ventura. Inquietante leader in ascesa di Chega.