Box malandati risalenti a oltre 50 anni fa. Le postazioni dei banchi del mercatino di San Silverio erano nate attorno al 1970, a due passi dalla basilica di San Pietro. Virginia Raggi decise di demolirlo e di ricostruirne uno nuovo con una spesa di quasi un milione e mezzo di euro.
La sindaca cinquestelle di Roma annunciò: «Per la prima volta, dopo decenni di dimenticanza, regolarizziamo e mettiamo in sicurezza il mercato di San Silverio». Promise di restituirlo ai cittadini e ai commercianti del quartiere Aurelio «entro aprile 2021». Assicurò: «Lo ricostruiremo più bello». Il Pd capitolino tuonò contro la Raggi per come era stato concepito e progettato il lavoro di riqualificazione. Tuonò per come era stato realizzato il trasferimento provvisorio dei banchi del mercato nel parcheggio di largo Micara, a qualche centinaio di metri da via San Silverio, per permettere la prosecuzione dell’attività. Era il 17 luglio 2020.
Non sappiamo se il mercato sarà “più bello” certamente sappiamo che non c’è. Dopo quasi due anni in via San Silverio invece del nuovo mercatino rionale c’è un cantiere ancora da ultimare, un cantiere eterno. Ogni tanto si vedono alcuni operai che installano qualche nuova struttura. Poi tutto si ferma. Il traffico già intenso di un tempo è diventato caotico anche sull’adiacente via Gregorio VII, per la restrizione degli spazi e per la scomparsa di molti parcheggi.
Manca una politica e un progetto di sviluppo per Roma recuperando anche importanti strutture sportive e culturali abbandonate come lo stadio Flaminio. Roberto Gualtieri, Pd, dallo scorso ottobre è subentrato a Virginia Raggi alla guida del Campidoglio, ma il nuovo mercatino ancora non si vede. Certo il nuovo sindaco della capitale deve affrontare tanti gravi problemi della metropoli: dalla nettezza urbana ai trasporti pubblici, dalle buche delle strade ai tombini delle vie intasati da sporcizia e detriti che provocano allagamenti ad ogni temporale, dal crollo del turismo per il Covid alla crisi dell’industria e dei servizi. Ma anche i cosiddetti problemi minori hanno la loro importanza. Il mercato di San Silverio è un cantiere aperto da troppo tempo.
Sta mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini del quartiere Aurelio, Municipio XIII. In particolare sta mettendo a dura prova la pazienza dei residenti della zona di via Gregorio VII, una strada importante a grande scorrimento di traffico, colpita di frequente da gravi disservizi, cominciando dalle ripetute rotture delle condutture dell’acqua potabile. I tubi malandati si rompono, si aprono delle voragini nell’asfalto. Alle volte via Gregorio VII è chiusa per settimane, perfino per mesi, per permettere la riparazione dei danni. E, in questi casi, il traffico diventa un incubo per automobilisti e residenti. L’ultimo tubo rotto risale ad appena pochi mesi fa. La tubatura di via Gregorio VII, per una sfortunata coincidenza, si era rotta proprio all’altezza di via San Silverio causando l’ennesimo allagamento, la chiusura della strada per lavori e giganteschi intasamenti.
Gualtieri è stato eletto sindaco promettendo efficienza e con lo slogan di “una città in 15 minuti”. Non ci aspettiamo l’apertura del nuovo mercatino in 15 giorni, ma nemmeno vorremmo aspettare altri 15 mesi.
Gli antichi romani impiegarono appena 5 anni per costruire il Colosseo, un capolavoro dell’ingegneria e dell’arte mondiale. L’imperatore romano Vespasiano iniziò i lavori nel 75 dopo Cristo e il figlio Tito completò l’opera nell’80.