Zelensky in videoconferenza
Il Pcp diserta il Parlamento

Sessione del Parlamento Portoghese, L'aula del Parlamento Portoghese

L’aula del Parlamento Portoghese

E due. Il primo marzo il voto degli europarlamentari Pcp contro la mozione di condanna dell’invasione russa. Adesso la mancata partecipazione dei deputati “comunisti” alla sessione del Parlamento portoghese con il presidente ucraino Zelensky collegato in videoconferenza.  

Non ce la fa proprio il vecchio Partito Comunista Portoghese a prendere le distanze dalla guerra di Putin. La motivazione ufficiale è che quella sessione del Parlamento di Lisbona era stata «concepita per dare un palcoscenico all’istigazione della scalata alla guerra». Con un ospite d’onore, Zelensky, che è «la personificazione di un potere xenofobo e bellicista, circondato e sostenuto da forze paramilitari neonaziste come il battaglione Azov…».

Sono parole che assomigliano a quelle pronunciate più volte da Putin per “giustificare” l’invasione dell’Ucraina, la cosiddetta “Operazione speciale”. Non a caso, Paula Santos,

Paula Santos (Foto Alberto Frias tratta da VISÃO)

la capogruppo parlamentare che ha “spiegato” in conferenza stampa le ragioni della scelta, è stata subito accusata di essersi trasformata nella “portavoce portoghese” del leader russo «durante la più brutale aggressione sul suolo europeo dalla Seconda Guerra Mondiale».

Adesso, hanno un bel dire i vertici del Pcp di non aver nulla a che vedere con Putin e con quello che lo “zar” di Mosca rappresenta dentro e fuori la Russia. Perché, oggi, mettere sul banco degli imputati Zelensky, che rappresenta l’Ucraina, cioè il paese invaso dai militari inviati da Putin, equivale a stare dalla parte dell’aggressore.

Certo, adesso è un partitino che è morto e cammina tra le macerie di quello che fu l’Impero Sovietico, ma il Partito Comunista Portoghese ha una lunga tradizione in fatto di dogmatismo. E più di una volta, vittima della sua ideologia, si è ritrovato dal lato sbagliato della storia. Così fu nella Primavera di Praga e perfino nella caduta del Muro di Berlino. Allora, esattamente come ora, l’insensata propaganda del Pcp ha avuto la meglio su una drammatica realtà visibile a tutti.