Turismo e libertà

Un assetato si getta furiosamente verso l’acqua, anche se non è perfettamente pulita come quella di sorgente. I turisti stranieri e italiani sono come gli assetati: dopo tante restrizioni a muoversi si gettano a capofitto nei viaggi. Vogliono godersi le vacanze.

Il turismo fa boom in Italia. I turisti stranieri invadono il Belpaese: a giugno oltre 9 milioni di stranieri hanno occupato alberghi, bed e breakfast, case vacanze, agriturismi. Sono oltre 800 mila in più rispetto al 2019, l’anno precedente l’arrivo del Covid.Turisti stranieri, Corsivo

Tedeschi, francesi, spagnoli, americani e giapponesi sono piombati soprattutto nelle città d’arte italiane. La paura c’è, ma viene superata. C’è la paura dei contagi in fortissima crescita, dopo una pesante discesa. Le infezioni aumentano a causa delle sotto varianti Omicron 5 e 4 del Coronavirus. In particolare Omicron 5 è contagiosissima: in Italia i positivi schizzano a oltre 800.000, i morti salgono a quasi 170.000 dal febbraio 2020. 

È un po’ quello che avviene in tutto il mondo: i contagi lievitano vertiginosamente anche durante l’estate. Il caldo anche quello torrido, al contrario di quanto è avvenuto negli ultimi due anni, non azzera la pandemia. Il virologo Massimo Galli, come molti colleghi, non vede la luce in tempi brevi: «A luglio ci sarà probabilmente il picco di Omicron 5».

Perfino la paura della guerra in Ucraina non ferma i vacanzieri (salvo, per ovvi motivi, russi e ucraini). Nemmeno il caro prezzi (benzina, gas, alimentari) causato dall’invasione della Russia del paese “fratello” confinante ha bloccato i viaggiatori.

L’abolizione di gran parte delle misure di precauzione (niente mascherine all’aperto e nei negozi, alt al green pass) ha incoraggiato giovani e anziani a lasciare le proprie case per visitare altri paesi, in testa l’Italia. Gli italiani fanno lo stesso. Le persone assetate di libertà sfidano la paura voltando le spalle al Covid, alla guerra, ai rincari, al caldo asfissiante, alla siccità. È un buon segno di riscossa dopo tante brutte notizie.