«Ecco la squadra di governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro». Il governo di centrodestra è servito! Nessuna ironia, nessuna critica preliminare e nessuna valutazione sulla compagine voluta dalla prima donna alla guida di Palazzo Chigi.
Giorgia Meloni governa per decisione degli italiani, saranno loro i primi giudici dell’attività di questo governo. Mettiamo da parte i dubbi, le perplessità, le simpatie e le storie personali di ogni esponente di questa maggioranza, se il governo è destinato a durare per l’intera legislatura avremo tutto il tempo e tutte le occasioni per esprimere le nostre valutazioni, se invece dovesse implodere e dimostrare che la coalizione era solo un cartello elettorale ci sarà anche troppo da recriminare. Il futuro è nelle mani di Giorgia Meloni, lei per prima dovrà dimostrare con i fatti di non rappresentare quell’infatuazione di protesta e mal di pancia, eventi ben noti in questi anni appena trascorsi, e conquistare sul campo la stima e il ringraziamento dei cittadini, non solo di quelli che l’hanno votata.
Di certo nell’esecutivo sono presenti persone di grande spessore tecnico, sociale e culturale e diverse altre di navigata esperienza politica, un mix, senza inutili pregiudizi, che è in condizione di fare un buon lavoro, purché non si frappongano ostacoli futili e beghe di visibilità assolutamente deleterie ed inutili, soprattutto in questa fase delicatissima per il Paese e i cittadini (sinceramente, per dirla tutta, qualche perplessità, puramente filologica su alcune denominazioni nei ministeri appena mi stuzzica, ma per ora me la tengo!).
Certo questo non vuol dire che concordiamo su tutto, al contrario sono diverse le questioni sulle quali manteniamo un’opinione e una visione completamente diverse, ma questo non significa che le soluzioni che il governo metterà in atto siano tutte completamente sbagliate, solo perché diverse dalle nostre. Ai partiti di opposizione, alcuni dei quali non smettono ancora ad urne chiuse di parlare come fossero in piena campagna elettorale, ci sentiamo di raccomandare solo una cosa: evitare un’opposizione pregiudiziale, ma intervenire nella sostanza delle cose, magari dimostrando che esistono altre strade o approcci migliori.
Soprattutto eviterei, se non strettamente necessario, il ricorso alle piazze o ad altre istanze già utilizzate in diverse altre occasioni, anche con effetti dai risvolti tragici. E allora senza pregiudizi e senza emettere sentenze che suonerebbero in questo momento false o peggio dettate solo da una sterile opposizione, non ci resta che augurare a Giorgia Meloni e agli uomini e le donne che ha scelto un sincero buon lavoro!